E' stato finanziato dal ministero alle Politiche agricole un grande contratto di filiera tra 45 imprese zootecniche e della trasformazione del latte del valore di 50 milioni di euro di investimenti localizzato nel Mezzogiorno d'Italia. Si chiama Filiera latte trasformato Dop+ ed è composto da tre comparti: filiera latte vaccino del Caciocavallo Silano, filiera del latte ovino del Pecorino di Filiano e filiera latte bufalino della Mozzarella di bufala campana. L'obiettivo è quello massimizzare e ottimizzare le vendite dei tre formaggi Dop in Italia e all'estero, mettendo in comune logistica e reti di vendita, ma anche gli standard di qualità.

L'accordo - sotto forma di progetto di massima - era stato presentato nel gennaio 2018 al ministero delle Politiche agricole insieme ad altri contratti di filiera, lo strumento di finanza negoziata agevolata attivato con la circolare applicativa Mipaaf dell'8 agosto 2017.

A dare notizia dell'inserimento del progetto tra quelli finanziati è stato il presidente nazionale di Agrocepi Corrado Martinangelo dal suo profilo Facebook.

La società di progettazione e consulenza finanziaria che ha curato la fase di startup progettuale di Filiera latte trasformato Dop+ è la General Contract di Battipaglia (Salerno), amministratore unico l'ingegner Francesco Cicalese, che è anche il dirigente del settore agroenergie di Agrocepi, l'organizzazione agricola di filiera presieduta da Martinangelo.

ll tandem General Contract-Agrocepi ha lavorato anche ad altri sei contratti di filiera centrati sul Sud Italia, cinque dei quali finanziati. Questo perché il Mezzogiorno è destinatario dell'80% delle risorse pubbliche - ben 250 milioni di euro - rese disponibili dal Mipaaf sui contratti di filiera con il bando dell'8 agosto 2017.
 

Gli obiettivi di Filiera latte trasformato Dop+

L'accordo di Filiera latte trasformato Dop+ ha lo scopo di creare e sviluppare una filiera con la redazione di un disciplinare di produzione e di etichettatura dei prodotti per una commercializzazione congiunta in grado di proporre una offerta strutturata per la Grande distribuzione organizzata e per i canali Hotel ristorazione e catering. E non mancano investimenti nella ricerca e sviluppo.

I soggetti della filiera svilupperanno anche un modello di trasformazione del prodotto e stagionatura, secondo i disciplinari delle rispettive Dop, organizzando congiuntamente la logistica e la vendita nei canali della Gdo ed Horeca in Italia e all'estero.

Il progetto avrà una durata di 48 mesi per attivare tutte le azioni materiali ed immateriali del programma di investimento dei soggetti beneficiari.
 

Contratti di filiera in pillole:

Risorse finanziarie - Il Mipaaf, con la circolare applicativa dell' 8 agosto 2017, aveva messo a bando 200 milioni di euro di contributi a fondo perduto in conto capitale e 50 milioni in conto interessi, volti a cofinanziare proprio i contratti di filiera, a valere sui fondi messi a disposizione con la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica del 1° maggio 2016.

Intensità di aiuto pubblico - Le piccole e medie imprese agricole del Mezzogiorno hanno il vantaggio della più alta intensità di contributo pubblico: 50% in conto capitale a fondo perduto per investimenti in trasformazione e commercializzazione delle materie prime agricole, 40% per investimenti nelle produzioni agricole ed i progetti di ricerca, ed un tasso d'interesse agevolato di appena lo 0,5% sul 50% dell'importo della spesa ammissibile, che deve essere preso a prestito dal sistema bancario.