Quarant'anni di traguardi raggiunti e tanti ancora da conquistare, custodendo la tradizione, ma puntando sull'innovazione: vera sfida per imporsi sui mercati ancora scossi dalla crisi da Covid-19. Forse è proprio questa la sintesi migliore della festa per il quarantesimo compleanno del Consorzio tutela Pecorino romano Dop, organizzata su Zoom e andata in diretta Facebook lo scorso 21 giugno da Macomer, e dove sono intervenuti, tra gli altri, la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova e l'europarlamentare Paolo De Castro.

Il presidente del Consorzio, Salvatore Palitta, che ha spento simbolicamente le candeline posizionate su una forma di pecorino romano, ha sottolineato come l'ente stia puntando alla serenità del comparto.

"Questo Consorzio ha una importanza fondamentale, basti pensare che rappresenta il più importante consorzio delle Dop ovine europee" ha detto il presidente Palitta. "La nostra crescita ha una ricaduta importante su tutta l'economia, per questo vogliamo agire sempre con responsabilità, così da creare tranquillità per il comparto, nostro obiettivo primario".

"Abbiamo la responsabilità di continuare una storia lunga 40 anni, il futuro sta nel creare le condizioni di stabilità necessarie per far crescere tutto il comparto -
ha aggiunto il presidente del Consorzio, sottolineando: - La solidarietà tra i produttori è la nostra forza. Abbiamo però bisogno di mercati aperti per competere alla pari con gli altri prodotti per cui speriamo finisca presto questa situazione di crisi. Sono poi convinto che per riuscire a imporsi sul mercato sia indispensabile innovare e differenziare il prodotto", ha sottolineato Palitta.

"E' la strada che stiamo seguendo, grazie alla modifica del disciplinare, con i nuovi Pecorini romani a ridotto contenuto di sale, di montagna e a lunga stagionatura. E con lo Snackorino, lo snack da 20 grammi di pecorino romano che, sono convinto, sarà un prodotto di grande successo" ha infine concluso il presidente dell'ente di tutela.

La ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha sottolineato che il Pecorino romano è la più antica indicazione geografica italiana. Per proteggerlo, e per proteggere tutta la filiera dell'agroalimentare, è necessario fare sistema e poter contare su interventi concreti che portino al rilancio. Bellanova ha ricordato gli interventi del Governo. A cominciare dall'acquisto in corso per 14 milioni di euro di Pecorino romano, per i primi 7 milioni la gara è già stata assegnata, per i successivi la consegna è prevista per ottobre; l'implementazione dei contratti di filiera con 20 milioni di finanziamenti agevolati che si aggiungono ai 10 di fondo perduto assicurati dal decreto legge emergenze agricole del 2019, per i quali a breve sarà pubblicato il bando per la presentazione dei progetti. Infine la ministra ha ricordato la previsione con le nuove rilevanti risorse a disposizione del fondo emergenze alimentari di ulteriori interventi per il Pecorino romano e sardo e gli interventi a sostegno del reddito dei pastori.

L'europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, ha invece ricordato le ultime decisioni dell'Europa, con il via libera al Governo italiano e alle Regioni di garantire circa 420 milioni di euro a sostegno della liquidità di agricoltori, imprese e cooperative agricole in risposta alla crisi provocata dal Covid-19. In particolare, è stata innalzata da 5mila a 7mila euro la somma forfettaria destinata ai produttori agricoli ed è stato mantenuto a 50mila euro il contributo per piccole e medie imprese e cooperative. Si tratta di denaro a fondo perduto e sarà assicurato ai settori maggiormente colpiti dalla crisi.

Il direttore di Origin Italia, Mauro Rosati ha sottolineato che gli aspetti mutualistici e associativi sono la chiave di ogni successo imprenditoriale e di prodotto. Oggi, senza consorzi, non avremmo più molti dei nostri prodotti che ci contraddistinguono nel mondo, perché fanno programmazione, qualità e cultura. E solo attraverso i consorzi, ha aggiunto, le imprese possono rimanere in piedi e continuare nella loro evoluzione.

L'analista di mercati Christophe Lafougere ha sottolineato che in questo momento, per superare la crisi dei mercati, sono due le piste da seguire: aggiungere al passato qualcosa del presente e colmare le lacune del mercato moderno dando al consumatore quello che non trova. Questo significa adattare i prodotti ai gusti e alle tendenze alimentari locali, e dunque innovare. Come appunto sta facendo il Pecorino romano con i nuovi prodotti: il Pecorino romano con ridotto contenuto di sale, quello di Montagna e quello a lunga stagionatura e lo Snackorino.