La Regione autonoma della Sardegna si appresta a stanziare 5 milioni di euro per l'acquisto di formaggio pecorino a bassa stagionatura prodotto sull'isola, per donarlo agli indigenti. Lo ha annunciato il 27 maggio scorso durante un'audizione nella commissione Attività produttive del Consiglio regionale della Sardegna l'assessore regionale al Bilancio Giuseppe Fasolino.

L'annuncio dell'esponente della giunta sarda risponde ad una proposta presentata da Coldiretti Sardegna al presidente della Regione Christian Solinas poco più di un mese fa, che aveva avuto subito il pubblico benestare del Consorzio tutela del Pecorino romano e l'adesione dell'assessora all'Agricoltura Gabriella Murgia.

Restava solo da sciogliere il nodo risorse, cui evidentemente si è giunti ora a capo. In commissione Attività produttive si sono detti favorevoli all'iniziativa di sostegno anche Antonello Argiolas, presidente del Consorzio di tutela del Pecorino sardo Dop e Antonio Maria Sedda, presidente del Consorzio di tutela del Fiore sardo Dop.
 

Il progetto pecorino per gli indigenti

Il progetto prevede l'acquisto da parte della Regione di pecorini a bassa stagionatura dai piccoli caseifici sardi per donarli alle circa 120mila famiglie senza reddito dell'isola. Un intervento di 5 milioni di euro che riguarda oltre 4 milioni di litri di latte e circa 7mila quintali di formaggio.

Argiolas ha spiegato alla commissione Attività produttive: "non si tratterebbe di smaltire eccedenze di formaggio, ma di una produzione ad hoc per gli indigenti" che consentirebbe di sottrarre al ciclo della produzione dei formaggi a cessione onerosa 4 milioni di litri di latte, evitando perdite certe sul mercato dei prodotti più freschi. Ma secondo l'esponente del Consorzio tutela del Pecorino sardo "occorre fare presto, perché la campagna del latte ovicaprino terminerà a fine luglio".
 

Coldiretti, le buone idee uniscono

"Accogliamo con tanto piacere l'annuncio dall'assessore al Bilancio Fasolino sull'intenzione di investire 5 milioni di euro per l'acquisto del pecorino per gli indigenti". A dirlo è Coldiretti Sardegna che aveva presentato la proposta al presidente della Regione, Solinas.

"Un progetto di economia circolare che fa bene alla Sardegna del quale dobbiamo essere tutti soddisfatti e orgogliosi - afferma il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Un progetto collettivo che unisce e fa squadra e che non ha né padri e né patrigni. Le buone idee uniscono, per questo ringraziamo il presidente della Regione Solinas che ha fatto propria l'iniziativa, il presidente della commissione Attività produttive Piero Maieli, il gruppo consiliare del Partito sardo d'azione e l'assessore Fasolino per averla messa in atto, ma anche i Consorzi di tutela che hanno sostenuto questa proposta".

"Un intervento che da solo non risolve il problema ma che offre risposte sia agli allevatori, che a causa della crisi hanno venduto meno formaggi, soprattutto i freschi e a breve stagionatura - spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -, e sia alle famiglie in difficoltà economica che con la crisi del Covid 19 si sono purtroppo allargate considerevolmente. Ma è soprattutto un intervento di comunità, di promozione del consumo interno dei nostri prodotti agricoli".

Infine il presidente di Coldiretti Sardegna, Cualbu, ha evidenziato la necessità di procedere rapidamente, mettendo al bando polemiche e dando priorità agli interessi della collettività.