Le Marche cambiano le regole e danno anche alle associazioni degli apicoltori la possibilità di fare attività di formazione, informazione e assistenza tecnica finanziate con fondi regionali, statali o comunitari.

Prima erano solo i consorzi apistici e le cooperative di apicoltori a poterne beneficiare, mentre ora, con la nuova decisione della Giunta regionale, i possibili beneficiari dei fondi destinati all'apicoltura si ampliano.

Come ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini"la scelta è stata compiuta per recepire le novità che stanno maturando nel comparto, con nuove forme di aggregazione sempre finalizzate a promuove la crescita dell’apicoltura marchigiana".

Con questa modifica, per accedere al riconoscimento e poter usufruire di fondi le associazioni apistiche devono: avere sede nel territorio regionale delle Marche, avere almeno cento apicoltori iscritti con almeno un alveare a testa regolarmente denunciato all'Anagrafe apistica nazionale.