Sono 28 le aziende apistiche che beneficeranno dei contributi per l'annualità 2020 nell'ambito del Programma triennale 2020-2022 della Regione Basilicata. Lo comunica il Dipartimento agricoltura della regione.
Quattro le misure di aiuto: assistenza tecnica e consulenza agli apicoltori, lotta contro gli aggressori e le malattie dell'alveare, razionalizzazione della transumanza, sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario.

Si tratta di interventi che hanno come obiettivo quello di sviluppare e potenziare l'intero comparto, favorendo la produzione e il miglioramento della qualità del miele. La disponibilità finanziaria ammonta a 70mila euro, importo cofinanziato per quota parte dal fondo di rotazione del ministero dell'Economia e delle finanze e la restante dall'Unione europea.

Piccoli importi sono a disposizione per essere destinati prevalentemente all'acquisto di arnie e di attrezzi per aziende più strutturate con più di 50 alveari denunciati, mentre la misura dell'assistenza tecnica, che sarà gestita dall'Associazione apicoltori lucani, è stata attivata per migliorare la professionalità e le competenze dei giovani under 40 e di aziende con un patrimonio apistico inferiore a 50 alveari.

La domanda di pagamento dovrà essere presentata all'ufficio zootecnia, zoosanità e valorizzazione delle produzioni entro il prossimo 30 giugno. Per questa prima annualità, l'avviso è rivolto agli apicoltori professionisti e semiprofessionisti.

Il bando è frutto di un lavoro di concertazione tra vari soggetti. Infatti, è stato istituito presso il Dipartimento delle politiche agricole e forestali un tavolo presieduto dall'assessore Francesco Fanelli con l'Associazione degli apicoltori lucani, il Consorzio regionale di tutela e valorizzazione del miele lucano e l'Op Conapi Basilicata.

Dalla mappatura dell'anagrafe apistica, per l'anno 2019, risultano censiti in Basilicata oltre 17mila alveari, facendo registrare un incremento di 3mila alveari rispetto al 2018. Nella regione risultano iscritti 464 apicoltori, stando alla Banca dati apistica dell'Istituto zooprofilattico di Teramo, aggiornata a febbraio 2020.