Si va finalmente chiarendo cosa ne sarà del settore ovino in Sardegna alla luce dell’attuazione della legge 44/2019 che aveva convertito il decreto emergenze dello scorso aprile. E su tutto campeggia la fine della gestione emergenziale, con il ritorno alla programmazione: in arrivo 10 milioni di euro per i contratti di filiera ovina, previsti nel decreto legge Emergenze. E’ quanto emerso ieri - 28 novembre 2019 - dal Tavolo nazionale del latte ovino svoltosi in mattinata al Mipaaf  - convocato dalla ministra Teresa Bellanova - e dove sono giunte le prime risposte alla crisi innescatasi nella passata campagna lattiero-casearia.

Resta scoperta al momento una sola questione, la richiesta da parte del presidente del Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop Salvatore Palitta di variare le norme ministeriali sui Piani di offerta per le Dop, al fine di migliorare il Piano che ancora manca alla filiera ovina sarda.

In compenso è in arrivo – sdoganato dalla Corte dei Conti - il bando Agea per gli indigenti da 14 milioni per il ritiro dal mercato di Pecorino romano Dop, di prossima pubblicazione. E già lunedì 25 novembre i prezzi del formaggio si sono ripresi: il Pecorino romano con stagionatura almeno 5 mesi, alle condizioni di "Franco magazzino di stagionatura" e Iva esclusa ha toccato in Borsa merci a Milano 6,80 euro al chilogrammo sui minimi e 7,10 sui massimi, mettendo a segno un incremento dell’1,5% sulla precedente seduta del 18 novembre scorso. Un segnale positivo, atteso che il prezzo del latte ovino sardo sarà comunque parametrato al prezzo del principale formaggio dell’isola.

Al tavolo nazionale di filiera ieri dalla Grande distribuzione organizzata è giunto il segnale di disponibilità a proseguire nel sostegno alla promozione dei prodotti derivati da latte ovino a partire dalle Dop. Il sistema bancario, in questo caso il Banco di Sardegna, ha dato segnale positivo per individuare strumenti per il credito per i pastori e le startup agricole. I partecipanti al Tavolo hanno accolto positivamente l’invito della ministra Bellanova per la costituzione di gruppi di lavoro tematici su credito, innovazione di filiera, trasparenza, promozione nazionale e internazionale, per rafforzare e arricchire, ma anche semplificare e velocizzare, la formula del tavolo nazionale. Mentre i 5 milioni di aiuti sugli interessi passivi dei mutui dei pastori, potrebbero essere utilizzati per altri strumenti, finalizzati a rimettere nel circuito del credito i pastori che ne sono usciti.
 

Bellanova: "Un tavolo di programmazione"

“Questo non vuole essere un tavolo emergenziale ma di programmazione”, ha affermato la ministra Teresa Bellanova all’apertura dei lavori. “L’obiettivo è capire come fare meglio sul lungo periodo, porre le basi per individuare azioni e proposte strutturali per dare futuro a questa filiera essenziale. Che in molti territori oggi qui presenti significa identità e tenuta sociale”.
 

Bando indigenti e contratti di filiera

La ministra ha fatto quindi la sintesi del lavoro svolto in questi mesi a partire da una premessa: “È mio dovere attuare le norme previste dal decreto Emergenze agricole e su questo stiamo lavorando: il bando sul pecorino da destinare agli indigenti, per 14 milioni di euro, è stato registrato dalla Corte dei Conti e inviato alla Gazzetta ufficiale per la pubblicazione. Ho firmato il decreto per lo stanziamento di 10 milioni di euro per i contratti di filiera nel settore, dopo l’intesa con le Regioni, ed è alla firma del ministro per l’economia Roberto Gualtieri”.
 

Decreto Tracciabilità alla Stato Regioni

La ministra ha poi ricordato la fondamentale importanza della tracciabilità del latte e nel decreto Emergenze: “Lo schema predisposto per la tracciabilità del latte è stato inviato alla Conferenza Stato Regioni e sarà oggetto a breve di riunioni tecniche, costituendo un momento di cambiamento molto importante. Nessuno, io credo, deve temere la trasparenza. Anzi proprio questo valore deve aiutarci a rilanciare anche i rapporti di fiducia nella filiera, che si sono oggettivamente complicati negli ultimi anni”.
 

Gdo e sistema bancario

“La filiera - ha poi sottolineato la ministra Bellanova - non è completa se non interloquiamo con chi porta al consumatore il frutto del lavoro prima allevatoriale e poi industriale. Alla Gdo chiediamo di valorizzare le produzioni a base di latte ovino, a partire dalle grandi Dop, dando continuità all’operazione che lo scorso anno è stata avviata sull’onda della protesta e che ha portato una maggiore attenzione dei cittadini rispetto al prodotto”.
Infine, il sistema bancario: “Con il pegno rotativo - ha ricordato la ministra Bellanova - è stato fatto un passo in avanti, ora credo sia tempo anche per rimettere nel circuito del credito gli allevatori. I 5 milioni di euro previsti dal dl Emergenze agricole per gli interessi possiamo qualificarli meglio in questa direzione”.