La presenza di ungulati in Toscana e in molte altre regioni italiane è sempre più consistente e sta causando gravi danni agli imprenditori agro-forestali, determinando perdite di reddito. Il 70% dei danni è causato dai cinghiali; il 20% da caprioli e cervi. In Toscana si registrano oltre 400mila ungulati, una presenza che, nonostante l'abbattimento di circa 80mila animali l'anno, continua a crescere diventando una vera emergenza ambientale, economica e di sicurezza pubblica.

Alla ricerca di una soluzione alternativa e innovativa, è stato avviato, finanziato dal Psr Toscana 2014-2020, il gruppo operativo Ultrarep - Sistemi innovativi di difesa Ultrasound animal repeller per prevenire i danni alle colture causati dagli ungulati selvatici. Il progetto, il primo del genere in Italia, prevede l'applicazione su scala locale in tre aree target della Toscana (collina, pianura e montagna) e su tre diverse produzioni agro-forestali (vite, ortaggi, rimboschimento e reimpianto di nuove aree verdi), frequentemente soggette a ingenti danni arrecati dagli ungulati selvatici, di un dispositivo innovativo ad ultrasuoni che permetta di tenere lontani efficacemente gli animali.

Obiettivo del sistema è la riduzione del numero e dell'entità dei danni causati alle attività agricole da cinghiali, cervi, caprioli, con anche una ricaduta positiva sulla Pubblica amministrazione, per la riduzione degli indennizzi.

Il progetto Ultrarep prevede anche attività di monitoraggio e valutazione delle condizioni operative e dell'efficacia del dispositivo in condizioni ambientali critiche (ad esempio, caldo, freddo intenso, neve, pioggia, ecc.), allo scopo di ampliare l'utilizzo dei dispositivi ad ultrasuoni in altre località della Toscana, oltre che degli impatti socio-economici e ambientali dei nuovi sistemi.

Nello specifico, presso le aziende agricole partecipanti al progetto sono stati posizionati i dispositivi a ultrasuoni con range di frequenza fastidiosa solo per gli ungulati a distanze adeguate, in modo tale da creare un fronte protetto di 90-100 metri alimentati da pannelli fotovoltaici per allontanare dalle vigne e dai campi coltivati in maniera selettiva caprioli e cinghiali - con l'ipotesi di allargare l'applicazione a lupi ed altri predatori riducendo i danni a carico degli ovini - senza arrecare alcun danno alla salute umana ed eliminando o riducendo fortemente gli svantaggi degli altri metodi.

Infatti, rispetto ai sistemi di difesa tradizionali - protezioni delle singole piante, recinzioni con rete o elettriche, dissuasori olfattivi, ecc. - che finora hanno dimostrato un'efficacia piuttosto limitata, elevati costi di installazione e di gestione e un non trascurabile impatto ambientale, gli ultrasuoni sembrano poter garantire la sostenibilità economico/finanziaria, gli equilibri ecologici e il valore paesaggistico dei luoghi.

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Tabella Ultrarep
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