L'agricoltura e la zootecnia stanno diventando sempre più smart e l'applicazione di nuove tecnologie digitali ed elettroniche al lavoro nei campi e in stalla è lo strumento con cui i professionisti del settore cercano di rendere sempre più efficiente e sostenibile la propria attività.

CremonaFiere da sempre si è proposta come veicolo di innovazione e anche il programma degli eventi di questa edizione darà ampio spazio alla "smart agricolture" declinata nei suoi diversi aspetti, con una particolare enfasi alla divulgazione, contribuendo a creare l'indispensabile network tra le diverse componenti della filiera agroalimentare.

Un traguardo ambizioso che parte dalla formazione di alto livello per garantire alle aziende del settore giovani professionisti in grado di trasformare le idee in processi capaci di fare la differenza.

A loro è dedicata il 23 ottobre una giornata di studio alla quale sono stati invitati a condividere la propria esperienza alcuni dei rappresentanti di aziende del comparto zootecnico e della trasformazione che più hanno investito in innovazione.
 

A sostegno del vero made in Italy

Ma l'innovazione, la formazione dei giovani e gli investimenti per dar vita ad una agricoltura davvero sostenibile si scontrano spesso con un mercato internazionale dove il nemico da combattere si chiama italian sounding.

Un tema caldo a cui la presidenza della Commissione Agricoltura della Camera in collaborazione con CremonaFiere dedicherà il 23 ottobre un momento di approfondimento, dal titolo "L'arte della filiera del latte made in Italy" per discutere delle più efficaci strategie per passare dalla difesa del prodotto italiano ad una strategia d'attacco sui mercati di tutto il mondo. Obiettivo dichiarato: valorizzare il nostro modello di filiera, garanzia di qualità ed elemento distintivo del vero made in Italy.

Perché solo così il nostro agroalimentare potrà recuperare gli spazi che gli competono e che le contraffazioni, spesso di bassissimo livello, insidiano quotidianamente.

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