Si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze un vertice per cercare di fare il punto sulla situazione, ancora critica, del settore ovicaprino toscano e avviare un confronto sulle iniziative da intraprendere, a cui hanno partecipato l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi, le associazioni di categoria agricole, Confcooperative, Lega coop Toscana, Associazione pastorizia toscana.

Una crisi che va avanti ormai dalla fine dell'anno scorso quando alcuni grandi gruppi caseari hanno annunciato di sospendere il ritiro del latte agli allevatori.

Da allora si sono succedute varie iniziative portate avanti dalla regione per cercare degli sbocchi commerciali alle aziende produttrici di latte e aprendo un tavolo del settore ovicaprino regionale, ma restano ancora aperte molte criticità su cui l'incontro dei giorni scorsi ha fatto il punto per poter affrontare il problema.

Innanzitutto è stato valutato l'andamento del prezzo del latte ovino al produttore che, in Toscana, non consente la copertura totale dei costi di produzione imponendo agli allevatori di ridurre i costi di gestione dell'allevamento con evidenti ripercussioni sullo stato delle greggi e sui livelli di produzione.

Altro aspetto affrontato è stato l'andamento climatico avverso dei mesi primaverili, che ha comportato una riduzione dei quantitativi di latte prodotto dalle pecore, mettendo in difficoltà gli allevatori rispetto alle previsioni di conferimento ai caseifici.

Un ulteriore punto preso in esame sono state le possibili ripercussioni negative che possono derivare dal provvedimento sui dazi Usa, che riguarda tra l'altro la produzione di pecorino Dop, produzione che vede un segmento significativo collocato ad oggi proprio sul mercato americano.

Inoltre, i  rappresentanti del comparto ovicaprino hanno evidenziato il persistere degli attacchi dei predatori alle greggi, con un danno diretto, dovuto alla perdita dell'animale predato, e uno indiretto, legato alla diminuzione della produzione di latte.

Infine è stata evidenziata una preoccupazione legata alle possibili scelte di ridimensionamento delle produzioni da parte dei grandi gruppi industriali che hanno stabilimenti di trasformazione del latte ovino in Toscana, come già avvenuto a fine 2018.

Da parte sua l'assessore Remaschi ha ribadito l'impegno della regione per un settore, del quale viene riconosciuta l'importanza fondamentale nell'economia agricola e come presidio territoriale di vaste aree rurali.

L'assessore ha ricordato il recente intervento straordinario di 2 milioni di euro per il settore, inserito nel Documento di economia e finanza regionale 2019: un provvedimento articolato in diverse misure a sostegno degli operatori della filiera, misure che sono state tutte attivate e sulle quali sono in corso le relative operazioni per l'erogazione dei sostegni previsti.

Tutti i soggetti partecipanti alla riunione hanno concordato di proseguire nel monitoraggio della situazione impegnandosi per un prossimo incontro nel quale saranno valutate le prossime iniziative da intraprendere nel solco di quanto già fatto fino ad ora.