La scelta del toro resta ancora oggi un aspetto chiave per il successo aziendale, ma le modalità con cui scegliere i riproduttori ideali per la nostra mandria e gestire la sfera riproduttiva della stalla possono cambiare rispetto al passato. In nome dell'efficienza e del reddito.

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Alla società agricola Bandioli, una delle aziende più performanti del panorama zootecnico nazionale, lo sanno bene e da una quindicina di anni si affidano totalmente ad Abs per tutto quello che riguarda questo delicato aspetto. Poi sarà Virginio Zilli, lo specialista Abs che segue la stalla di Piubega (Mn), a dover trasformare gli obiettivi concordati con il cliente in dati reali. Una sfida per tutto lo staff Abs, visto che la famiglia Bandioli ha scelto di aderire anche al Reproductive management system (Rms), il servizio che l'azienda americana offre ai propri clienti per una gestione completa della mandria sotto il profilo riproduttivo, dal rilevamento dei calori alle inseminazioni.

In azienda sono presenti più di mille capi in totale
In azienda sono presenti più di mille capi in totale
 

Obiettivi chiari

"Il nostro allevamento - spiega Michele Bandioli - ha avuto in questi ultimi anni una crescita impetuosa, è cresciuta la mandria, abbiamo installato dieci robot di mungitura e tre robot per la distribuzione dell'unifeed, costruito una nuova stalla per le vacche in latte e stiamo partendo con la costruzione di un altro ricovero per la transizione. Attività che ci hanno richiesto grande concentrazione sul progetto, ponendoci obiettivi chiari sui traguardi da raggiungere, cercando sempre di semplificare il processo produttivo, ottenendo però il massimo dai nostri animali. La collaborazione con Abs per i tori è ormai ventennale, poi nel 2004 abbiamo scelto anche l'Rms per essere ancora più liberi e poter destinare le risorse interne dove c'era più bisogno, anche perché oggi siamo arrivati a mungere 550 vacche e non sono ammessi errori. Il sistema funziona, gli obiettivi che avevamo definito con Abs sono stati raggiunti e in questo momento né io, né mio fratello Marco sappiamo quali tori stiamo utilizzando in stalla, siamo però sicuri che la mandria stia andando nella direzione voluta".

"La società agricola Bandioli è una realtà - commenta Virginio Zilli - in cui si guarda al latte pensando alla trasformazione in Grana Padano e quindi la richiesta che ci è stata fatta è quella di lavorare non solo su grasso e proteina, ma anche sulla lunghezza della carriera produttiva delle bovine. Ci incontriamo con i Bandioli tre-quattro volte all'anno per analizzare i dati riproduttivi ed apportare gli eventuali aggiustamenti, tenendo sempre ben presente gli obiettivi e le richieste del cliente. Questa è una stalla in cui il sessato è utilizzato su tutte le manze e anche sulle primipare, in abbinata alla nostra linea da carne British Blue e quindi i vantaggi di avere a disposizione un catalogo di alto livello e operatori qualificati che 362 giorni all'anno sono in stalla per le fecondazioni è la prima garanzia di successo".

Oggi le vacche in mungitura sono più di cinquecento
Oggi le vacche in mungitura sono più di cinquecento


Spazio agli specialisti

"Oggi con l'avvento della genomica - dice Michele Bandioli - il processo genetico è talmente veloce da non permetterci più di scegliere un toro e di tenerlo come prima scelta per molto tempo. E anche in questo ricambio continuo devi affidarti ad uno specialista, mentre noi allevatori dobbiamo concentrarci su altri aspetti. Se guardo la mandria e leggo i dati produttivi vedo con chiarezza il potenziale che hanno le nostre vacche e il fatto che da quando le abbiamo spostate in questa nuova stalla stiano producendo già più latte è la testimonianza che con la genetica moderna i limiti si siano spostati molto in alto. Su alcune riviste americane leggo che nel giro di qualche anno gli allevamenti top sfonderanno il tetto dei 200 quintali per lattazione. Se ieri ero scettico a riguardo, oggi - continua Michele - penso invece che sia possibile purché l'allevatore segua le vacche e garantisca loro un livello di benessere animale altissimo, mentre gli specialisti in genetica devono garantirti i tori giusti per andare sempre più in alto".

"Il prossimo passo - spiega Virginio Zilli - è la genotipizzazione della mandria per poter impostare piani di accoppiamento che vadano a leggere nel Dna delle vacche per scegliere con precisione estrema il toro giusto per quell'animale. È un percorso che alla società agricola Bandioli partirà nei prossimi giorni, offrendo ad un cliente top uno strumento innovativo che non si basa più solo sul pedigree, ma lavora su informazioni individuali del singolo capo. Perché gli obiettivi di produzione che hanno in questa azienda non si possono raggiungere altrimenti".

Una rivoluzione basata sulla conoscenza del Dna che sino a ieri sarebbe stata fantascienza, ma che oggi è realtà. Il tutto basando le valutazioni su un indice come il Net Merit, che aggiunge concretezza economica al lavoro dei genetisti.

Oltre ad aver installato dieci robot di mungitura, i Bandioli hanno optato per avere anche tre robot di alimentazione per la preparazione e la distribuzione della razione
Oltre ad aver installato dieci robot di mungitura, i Bandioli hanno optato per avere anche tre robot di alimentazione per la preparazione e la distribuzione della razione


Crescita costante

"In una stalla come la nostra - conclude Bandioli - l'obiettivo è arrivare ad un 4% di grasso e al 3.5% di proteina, senza perdere un litro di latte, ma aumentando ogni anno la produzione per capo. È un lavoro che si fa in squadra chiedendo al genetista di esprimersi al meglio, ma controllando che anche il nutrizionista faccia lo stesso e impegnandoci in prima persona come allevatori perché il benessere sia ideale. Se una delle tre variabili rallenta è tutta la stalla a pagarne le conseguenze e questo è uno scenario che non intendiamo prendere in considerazione e Abs lo sa bene".

"E qui entra in gioco l'incrocio con tori da carne Abs, come il British Blue, che servirà a garantire un reddito supplementare all'allevatore, visto che il vitello spunta prezzi superiori a 350 euro, consentendo di lavorare a latte, ma con la massima spinta genetica su una selezione di vacche sulla quale vale la pena investire".

Stalla della società agricola Bandioli

Un nuovo modo di essere allevatori, sempre più concentrati sugli obiettivi, affidando ai professionisti del settore il tema della riproduzione.

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a cura della redazione