In che modo può essere veramente corretta e bilanciata la razione alimentare delle vacche da latte? Per scoprirlo e approfondire questo argomento siamo andati nelle stalle della Società agricola Donzelli di Cornaleto di Formigara, in provincia di Cremona: 290 vacche in lattazione per 35mila quintali di latte all'anno, ottenuti con una razione a secco per produrre Grana Padano senza lisozima e conservanti (conferimento ad Agrilatte che a sua volta conferisce a Zanetti). Abbiamo incontrato i titolari dell'azienda, Moreno e Gabriele Donzelli, e il loro alimentarista, Cristiano Bianchi di Tredi Italia.

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Buongiorno Cristiano, partiamo dal benessere animale: quali sono gli accorgimenti da adottare per offrire alle vacche il massimo comfort?
"Occorre prima di tutto mettere le bovine in condizione di muoversi liberamente, e questo significa avere spazio a sufficienza per tutte, in modo tale che riposino, possano avere interazioni sociali e manifestare i calori. Anche l'igiene è importante, sia per la cuccetta che per la mungitura, così come è importante prevenire il cosiddetto stress da calore. A questi elementi si aggiunge la possibilità di mangiare liberamente, con spazio in mangiatoia per tutte e cibo sempre a disposizione, così come l'acqua, e una razione corretta e equilibrata".

A quest'ultimo proposito, esistono delle linee guida per produrre una razione che favorisca una migliore produzione di latte?
"Sì, diciamo che il concetto fondamentale è che la vacca è un ruminante, quindi è fondamentale la qualità delle materie prime, lavorando con foraggi di ottima qualità ed utilizzando meno concentrati. Oltre alla qualità, sono fondamentali anche la costanza e il controllo della razione, e non variare troppo né le materie prime, né i dosaggi: un carro con un software di gestione è perfetto, perché mi dà la possibilità di verificare gli scostamenti tra il teorico e il reale, tra ciò che andrebbe fatto per il benessere animale e ciò che viene eseguito quotidianamente. Così facendo sono a conoscenza degli eventuali scostamenti tra il programmato e il reale. Utilizzando Ptm Management, so già quello che è stato effettivamente caricato dall'allevatore, e procedo con l'analisi dei dati: io controllo e supervisiono dal mio ufficio i dati e poi comunico le modifiche, che tramite il programma vengono trasferite alla centralina sul carro unifeed. Se non utilizzassimo questo software, dovremmo procedere con analisi di laboratorio per conoscere la reale composizione di ogni miscelata".

Il carro unifeed e la centralina Advance Super Usb
Il carro unifeed e la centralina Advance Super Usb

Quanto è importate la corretta esecuzione della miscelata?
"La costanza della razione è fondamentale: le aziende costanti non hanno problemi, inoltre la bovina ci impiega quindici o venti giorni per metabolizzare eventuali variazioni nella miscelata. Quindi Ptm Management consente di verificare quantità, precisione di carico e scarico, così come altri dati utili per ottenere continuità nella preparazione e nella distribuzione della razione".

Tecnologia Ptm Management


Controlli dettagliati

Passiamo al punto di vista degli allevatori. Moreno e Gabriele, voi che strumenti utilizzate per il benessere dei vostri animali e per ottimizzare la produzione di latte?
"Innanzitutto gestiamo al meglio la razione che viene formulata dal nostro alimentarista e in più utilizziamo il programma gestionale Ptm Management, collegato alla centralina Advance Super Usb, per ottenere il massimo dei risultati e controllare tutto nei minimi dettagli: carichi, scarichi e materie prime. Serve un controllo giornaliero da parte nostra, e in più ci viene fatto un report ogni settimana dal nostro alimentarista. Certo, anche la materia prima dev'essere di ottima qualità: questo è un elemento imprescindibile".

Utilizzare un sistema con una centralina elettronica collegata a un software ha cambiato il vostro metodo di lavoro?
"Sicuramente, ha cambiato il nostro metodo di lavoro ma ancor più quello del carrista. Non tanto come tempistiche, ma c'è decisamente più precisione nel carico e nello scarico, perché le quantità sono costantemente verificate. Questo perché l'operatore è più consapevole dell'importanza del proprio lavoro e quindi rispetta le quantità di componenti da caricare. Ora abbiamo una mole importante di dati sulla quale possiamo lavorare ed abbiamo la garanzia che siano dati corretti, essendo controllati e analizzati settimanalmente dall'alimentarista, mentre noi gestiamo e verifichiamo tutti i giorni i carichi e gli scarichi. Cerchiamo sempre di essere costanti nella razione: avendo lo storico e i movimenti giornalieri, quando si notano degli scostamenti della razione abbiamo la comodità di andare direttamente a vedere cosa è successo e quando".

Moreno Donzelli verifica le ricette su Ptm Management
Moreno Donzelli verifica le ricette su Ptm Management

Oltre che per le quantità, il software vi aiuta anche con la gestione delle materie prime?
"Le materie prime vengono gestite ancora da noi manualmente, però il nostro progetto è di usare anche le altre funzioni del programma. Combinandolo con un altro accessorio Ptm, il TR61, potremo infatti effettuare il carico automatico dei componenti dai silos nel carro, recuperando il tempo dell'operatore che non deve più accendere e spegnere manualmente le coclee".

Quali risultati avete ottenuto da quando avete adottato il sistema Ptm?
"Prima di utilizzarlo avevamo in lattazione meno di duecento vacche, per la precisione 190, ed avevamo una certa discontinuità nella produzione giornaliera. Adesso siamo a 290 capi, il 50% in più, e abbiamo ottenuto costanza nella qualità del latte e un aumento di produzione giornaliera per singolo capo. Questo grazie alla situazione sempre sotto controllo e al rispetto della razione impostata dal nostro alimentarista".

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di Aldo Mancini