Fabio Cantù è un vero professionista dell'ingrasso e basta dare un'occhiata ai suoi animali, apprezzarne l'uniformità e la tranquillità per rendersi conto del livello raggiunto da questo allevatore veneto.

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In stalla 450 bovini di razze pregiate: Limousine, Charolais, Aubrac, Garonnesi ed incroci. Ottimi soggetti, ma con esigenze alimentari diverse fra loro perché per arrivare all'eccellenza non basta avere un carro uguale per tutti, ma occorre poter diversificare, box per box, in modo da lavorare di fino e di far esprimere al meglio il potenziale genetico del singolo capo, fase per fase, maschi e femmine. Il ristallo è sempre un momento critico, ma per far quadrare i conti occorre anche avere un accrescimento senza inciampi, essenziale per arrivare ad un finissaggio in linea con le esigenze del mercato.

Il Vector mentre sta distribuendo la miscelata in totale autonomia
Il Vector mentre sta distribuendo la miscelata in totale autonomia
 

Scelte importanti

La famiglia Cantù conosce bene il proprio mestiere e, per puntare sempre più in alto, poco meno di due anni fa ha deciso di dare una svolta all'allevamento installando un sistema robotizzato Lely Vector, in grado di gestire in totale autonomia la preparazione dell'unifeed e la sua distribuzione in stalla. Una vera rivoluzione che ha cambiato totalmente il lavoro nell'azienda di Zevio (Vr), richiedendo a Fabio un minore impegno quotidiano e lasciandogli più tempo libero per gestire e programmare l'attività, puntando a nuovi livelli di efficienza.
Un cambiamento radicale, non solo tecnologico, ma anche di mentalità che sta portando i suoi frutti e di cui i Cantù sono più che soddisfatti, pronti a condividere con altri allevatori la loro esperienza durante una giornata a porte aperte organizzata insieme a Lely, che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone, interessate a scoprire questo nuovo modo di affrontare il tema dell'ingrasso.

A sinistra: la pinza computerizzata è dotata di un sistema laser per tenere sotto controllo il livello dei componenti della razione. A destra: lo scarico delle materie prime nel robot
A sinistra: la pinza computerizzata è dotata di un sistema laser per tenere sotto controllo il livello dei componenti della razione. A destra: lo scarico delle materie prime nel robot

Lo schema di funzionamento del Vector è concettualmente semplice: l'unità robotizzata circola autonomamente in stalla seguendo percorsi predefiniti, si reca nella "cucina" dove vengono caricati gli ingredienti della miscelata con una precisione senza precedenti, prepara l'unifeed e lo distribuisce box per box, seguendo le indicazioni impostate dall'allevatore.

Ecco come si presenta la cucina: ordine e massima funzionalità
Ecco come si presenta la cucina: ordine e massima funzionalità


Razione sempre fresca

Ogni giorno vengono distribuiti quasi ottanta quintali di unifeed, ripartiti in ben sedici miscelate, con il risultato di portare in mangiatoia una foraggiata sempre fresca, con maggiore frequenza rispetto a quanto si farebbe senza robot, consentendo al rumine di lavorare senza alti e bassi. Il risultato? Riduzione delle acidosi subacute o acute, maggiore secrezione salivare, pH stabile e maggiore tranquillità nei box. Senza mai dimenticare che la continua presenza di alimento in mangiatoia consente anche ai soggetti non dominanti di avere accesso all'unifeed senza dover lottare con gli altri tori.

Rispetto al precedente modello, il Lely Vector di ultima generazione installato dai Cantù è caratterizzato da una serie di migliorie che lo rendono sempre più efficiente e preciso, sia nella preparazione che nella distribuzione dell'alimento. Il sistema laser controlla in tempo reale il livello dell'alimento in mangiatoia e lo ridistribuisce solo dove necessario. Il rilevatore di collisione (bumper) è stato completamente riprogettato per garantire la massima sicurezza. Non meno sofisticata la pinza montata sul carroponte della cucina, che danza fra un cumulo e l'altro dei componenti la razione, prima di caricare il robot, con una precisione quasi assoluta. Nell'azienda agricola Cantù la cucina viene rifornita una volta ogni tre giorni, poi il sistema procede in autonomia, consentendo addirittura di personalizzare lo scarico della foraggiata box per box, adattando l'alimentazione in funzione del sesso o della razza.

Il Vector durante lo spostamento fra la cucina e le stalle
Il Vector durante lo spostamento fra la cucina e le stalle


Confronto continuo

Ed è qui che la professionalità viene fuori, perché il robot aiuta ad aumentare l'efficienza alimentare, ma occorre sempre l'occhio clinico dell'allevatore e la sua esperienza di campo per gestire al meglio un sistema il cui software è in costante evoluzione, testato e migliorato proprio grazie al confronto quotidiano con professionisti come i Cantù.

Da sinistra l'allevatore Fabio Cantù insieme a Davide Torti di Lely
Da sinistra l'allevatore Fabio Cantù insieme a Davide Torti di Lely

Sentire Fabio, emozionatissimo, mentre si rivolge ad una platea di 500 colleghi allevatori dicendo che non potrebbe più fare a meno del Lely Vector è la migliore testimonianza dell'impatto positivo di questa tecnologia in stalla, che libera l'uomo da attività ripetitive e gli offre la possibilità di esprimere la propria professionalità.
Un successo di squadra, come ricorda Davide Torti, managing director Lely South East Europe and Turkey, che ribadisce il valore aggiunto dell'esperienza in stalla a fianco degli allevatori che hanno scelto il Vector, per migliorare il robot ogni giorno.

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a cura della redazione