All'interno dell'organismo animale, gli oligoelementi, o microelementi, partecipano come catalizzatori reattivi a una grande varietà di processi biochimici che sono essenziali per il mantenimento della produttività e per la tutela della salute. Le fonti minerali sotto forma di solfati sono state largamente impiegate nel corso degli anni nei mangimi destinati agli animali da reddito. Tuttavia, i solfati presentano diversi aspetti negativi dovuti in particolare alla loro elevata solubilità in acqua che può portare alla degradazione di alcuni costosi ingredienti di formulazione e alterare le proprietà di lavorazione e miscelazione del mangime. Considerando solamente l'aspetto economico, le fonti minerali sotto forma di solfati possono sembrare la scelta meno cara; in realtà, la loro elevata reattività nel mangime potrebbe comportare costi molto più alti dovuti alla riduzione della qualità nutrizionale e alla comparsa di problematiche di lavorazione in mangimificio.

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Minerali idrossilati

Nei primi anni '90 un gruppo di ricercatori statunitensi sviluppò una categoria completamente nuova di oligoelementi come soluzione alle caratteristiche non propriamente ideali dei solfati: gli idrossioligominerali, commercializzati con il nome IntelliBond®. Le nuove proprietà macroscopiche e microscopiche di questi minerali aiutano a rilasciare in maniera efficiente lo ione metallico nel flusso sanguigno dell'animale. Macroscopicamente, gli oligoelementi idrossilati, realizzati con la tecnologia brevettata OptiSize, migliorano la lavorazione, la miscelazione e la miscelabilità, garantendo una distribuzione uniforme dei minerali nella premiscela e nel mangime finale. A livello microscopico, si presentano sotto forma di struttura cristallina tridimensionale dotata di legami covalenti che riduce la solubilità in acqua al di sopra di pH 4,0. Dal momento che gli idrossioligoelementi non si dissolvono nell'acqua associata al vapore rilasciato durante la fase di pellettatura, gli ioni minerali reattivi vengono trattenuti nella loro forma originale consentendo la loro graduale liberazione nel tratto gastrointestinale dell'animale e non nel mangime.


Legami strutturali

Il principale problema dei solfati sono i loro legami strutturali. Gli oligoelementi sotto forma di solfati sono tenuti insieme da deboli legami ionici che si dissociano rapidamente in presenza di acqua. Il rilascio di ioni metallici reattivi può comportare l'ossidazione di essenziali e costosi ingredienti del mangime, come le vitamine e i grassi, prima che questi possano essere utilizzati dall'animale. Questi ioni metallici reattivi possono anche legarsi con sostanze nutritive cariche positivamente come fitati, leganti delle tossine e amminoacidi, facendo sì che sia lo ione metallico sia la sostanza nutritiva legata ad esso non siano disponibili per l'animale.

Gli oligoelementi idrossilati IntelliBond® sono significativamente meno reattivi avendo una struttura cristallina a legami covalenti. È stato dimostrato che la loro integrazione nel mangime permette il rilascio di una maggiore quantità di vitamine e minerali nella circolazione ematica, il miglioramento della degradazione dei fitati ad opera della fitasi e garantisce una maggiore conservabilità e una migliore appetibilità rispetto agli oligoelementi sotto forma di solfati.


Nutrizione neonatale

L'accurata miscelazione dei nutrienti all'interno della dieta non può essere sottovalutata. Recenti ricerche hanno sottolineato l'importanza della nutrizione neonatale dal momento che differenze, anche marginali, nell'assunzione di nutrienti in questo primo periodo di vita possono avere un impatto a lungo termine sulle prestazioni produttive. Per questo motivo ottenere risultati ottimali nella miscelazione degli oligoelementi nel mangime finito ha un ruolo strategico sulla produzione e sui rendimenti economici.

Variazioni individuali nell'assunzione di nutrienti portano a una riduzione dell'uniformità del gruppo e a una diminuzione delle performance da parte di quegli animali che hanno consumato porzioni di mangime sotto o sovra-integrate. Come ulteriore vantaggio, gli idrossioligoelementi sono da 1,4 a 2,2 volte più densi dei corrispettivi solfati. I minerali ad alta densità dovrebbero essere preferiti da ogni produttore di mangime perché forniscono spazio aggiuntivo nella premiscela, riducendo allo stesso tempo problemi logistici relativi alla gestione di lavorazione, alla spedizione e allo stoccaggio.

Nel primo periodo di vita differenze, anche marginali, nell'assunzione di nutrienti possono avere un impatto a lungo termine sulle prestazioni produttive
Nel primo periodo di vita differenze, anche marginali, nell'assunzione di nutrienti possono avere un impatto a lungo termine sulle prestazioni produttive 


Molteplici vantaggi

Gli idrossioligoelementi IntelliBond® rappresentano un nuovo strumento per l'integrazione degli ioni metallici, essenziali da un punto di vista nutrizionale ma altamente reattivi, senza gli effetti negativi associati ai solfati. La struttura cristallina unica e la granulometria ottimizzata forniscono molteplici vantaggi.
I granuli grandi, uniformi e non solubili in acqua, prodotti con la tecnologia brevettata OptiSize, non agglomerano, scorrono liberamente e si mescolano in maniera omogenea. I forti legami covalenti proteggono i costosi ingredienti del mangime dalla degradazione da parte degli ioni metallici reattivi, sia all'interno del sacco sia nell'organismo animale.

Gli IntelliBond® sono ad oggi un modo estremamente efficiente ed efficace di fornire l'integrazione minerale agli animali da reddito ad alta performance produttiva.

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di Kurt Perryman - technical sales manager, micronutrients, Trouw Nutrition
Adattamento di Angelica Garbo, sales & technical supporter feed additives selko, Trouw Nutrition