Le statistiche disponibili testimoniano come negli ultimi anni le aziende agricole italiane che praticano l'allevamento della vacca da latte siano andate sempre più diminuendo, mentre il numero totale di vacche allevate sia rimasto all'incirca costante. Inoltre si è assistito ad un aumento della produzione per capo e ad un aumento della dimensione media di mandria.

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È facilmente intuibile come per allevare un numero maggiore di bovine gli imprenditori zootecnici debbano aumentare la forza lavoro, anche al netto della meccanizzazione che può avvantaggiare sulle tempistiche di esecuzione di determinate operazioni. Vi sono, poi, scelte aziendali che comportano necessariamente un aumento del personale: si pensi, ad esempio, alla trasformazione o all'ampliamento di un determinato settore (ad esempio all'acquisizione di nuovi terreni) o all'incremento dei capi giovani dovuto all'uso del seme sessato.
Il miglioramento genetico avvenuto negli ultimi anni, che ha impresso un aumento produttivo, ha inoltre fatto sì che le nostre bovine necessitino di attenzioni ancora maggiori. In ultimo, ma non per importanza, ci sono le incombenze burocratiche, che occupano sempre più spazio, sottraendo tempo da dedicare agli animali. Non prendiamo infine in considerazione gli impegni familiari, la vita di relazione, imprevisti legati alla salute, perché rientrano nella sfera personale più che professionale, anche se indubbiamente, in svariati casi, sono tutti aspetti che hanno un peso determinante sulle scelte aziendali.
 

Missione empatia

Il risultato è abbastanza scontato: se la forza lavoro non è presente nei componenti della famiglia, ci si deve rivolgere a collaboratori esterni. Notate bene che ho scritto "collaboratori", perché se volete partire nel migliore dei modi e volete cercare di ottenere il massimo impegno dal personale, quest'ultimo deve essere partecipe delle vostre scelte, del vostro modo di affrontare le situazioni, deve avere empatia con quelli che sono i compiti assegnatigli. Infatti il modo di parlare con il personale, di istruirlo ai compiti che dovrà svolgere, il voler creare un ambiente adatto a far sì che vi siano le condizioni migliori per poter lavorare come volete voi, il far sì che il collaboratore-dipendente abbia la percezione di lavorare per un obbiettivo comune, sono problematiche che dovete porvi prima di intraprendere la scelta dell'assunzione.

Questo è un aspetto molto importante che riguarda direttamente voi come datore di lavoro; prima di assumere dovete porvi una serie di domande, di cui quella principale sarà: come posso "motivare" al meglio chi andrò ad assumere? Ed inoltre: a chi rivolgersi? Come operare la scelta? Quali sono gli aspetti da considerare maggiormente? Vediamo di dare qualche indicazione.
 

Selezione ponderata

Spesso sono le persone stesse che si propongono per certe mansioni, passando dalle aziende e lasciando il loro recapito, a cui voi potete eventualmente attingere. Vi sono anche le società di lavoro interinale che possono fornirvi i contatti, o ancora le organizzazioni sindacali o le associazioni di categoria che spesso sono a conoscenza di personale più o meno qualificato, vacante o libero. Il compito è facilitato se avete già uno o più dipendenti; in tal caso è meglio far scegliere ad uno di loro, facendo ben presente che il nuovo arrivato sarà sotto la sua "vigilanza", ovvero sarà chi ve lo ha suggerito a occuparsi di eventuali comportamenti non ortodossi verso gli altri dipendenti o verso gli animali.

Altro aspetto importante sarà la nazionalità di provenienza, indiana, pakistana, polacca o senegalese che sia. Infatti insieme all'aspetto religioso, che non è da sottovalutare per le festività a cui il personale vuole partecipare, vi è anche quello del ritorno al paese d'origine sempre per festività oppure per motivi familiari. Tale periodo spesso si protrae ben oltre un mese. Chiarite quest'aspetto all'inizio.
Inoltre, in caso di collaboratori di origine musulmana, dovrete prendere in considerazione che il mese dedicato al ramadan sarà un periodo nel quale dovrete cercare di impiegare i dipendenti osservanti in mansioni non troppo faticose, in quanto costoro, astenendosi dal mangiare e dal bere dall'alba al tramonto, possono avere scompensi glicemici che si tramutano in cali di attenzione, debolezza, stanchezza, vertigini, ecc.

L'attenzione va posta anche al fatto di avere già una famiglia propria, oppure essere ospitati da amici o parenti. Nel primo caso si tratta generalmente di persone più responsabilizzate, anche se gli orari di lavoro potrebbero essere meno elastici; nel secondo caso gli aspiranti collaboratori potrebbero essere fuorviati da chi fa lavori "lontani" da quello che voi proponete, con orari diversi o abitudini differenti.
 

Formare bene

Troppe volte si vedono nuove figure in allevamento che vengono assunte, anche in prova, senza una adeguata formazione. Chiariamo subito che è impensabile che un operatore, anche con una pregressa esperienza in altri allevamenti, possa eseguire correttamente delle mansioni senza che sia stato formato presso il vostro allevamento. Spesso non si conoscono le ragioni per le quali la sua figura è disponibile, se per incapacità, se per disaccordo con l'azienda che lo aveva in forza, se per un'avvenuta robotizzazione della mungitura, ecc.. Quello di cui si ha notizia o che i diretti interessati raccontano non corrisponde sempre al vero, tranne nel caso di referenze scritte e verificabili.

Uno dei primi ostacoli che si presentano è la lingua, e non solo del nuovo addetto: da parte di chi assume è frequentissimo l'uso di inflessioni locali se non di veri e propri dialetti. In queste condizioni difficilmente il collaboratore potrà capire, soprattutto se non comprende già adeguatamente l'italiano. E se un addetto non comprende cosa e come deve svolgere un determinato compito, è improbabile che lo possa eseguire bene. Occorre istruire dettagliatamente il vostro personale sulle mansioni che vorrete che esegua, se necessario occorre che mostriate loro come svolgerle esattamente.

Oltre che al rispetto della corretta alimentazione e delle norme igieniche, il personale addetto alla vitellaia deve essere formato a riconoscere i primi segni di sofferenza degli animali
Oltre che al rispetto della corretta alimentazione e delle norme igieniche, il personale addetto alla vitellaia deve essere formato a riconoscere i primi segni di sofferenza degli animali

La formazione del personale, in particolare di quello addetto alle operazioni di mungitura o di assistenza alle bovine, è estremamente importante, anche alla luce delle nuove tecniche di mungitura, di controllo della mastite e di messa in asciutta, di assistenza al parto, di alimentazione della vitellaia, ecc.

Tenete sempre ben presente che le aziende zootecniche sono completamente diverse l'una dall'altra, ad esempio come orari di mungitura o di ritiro del latte (si pensi al comprensorio del Parmigiano Reggiano, dove sono previste due raccolte distinte, rispetto a produzioni che prevedono un'unica raccolta, come Grana Padano o altri formaggi oppure ancora latte a uso alimentare). Un'altra variazione degli orari è in uso nelle aziende dove si applicano le tre mungiture. Senza poi dimenticare che gli impianti di mungitura sono frequentemente diversi sia per conformazione che per modalità di manutenzione, o per gli accorgimenti da adottare per una corretta mungitura (vedi ad esempio stacchi automatici, trazione, entrata ed uscita delle bovine dalla sala, numero di poste per addetto ecc.).

Impianto di mungitura
Il personale che ha esperienza di impianti di mungitura differenti da quelli che trova in azienda, deve essere addestrato opportunamente alle nuove tempistiche di messa a latte, di attacco del gruppo e del successivo controllo post-mungitura

Diverso è poi usare una sala a mungitura parallela oppure a spina di pesce rispetto ad una giostra, diverso è il numero di postazioni (i collaboratori devono coordinarsi con la presenza di altri mungitori o addetti), diversa è la tipologia di animali (alcuni addetti possono provenire da allevamenti di bufale, o da allevamenti a medio-bassa produzione), diverso risulta avere a che fare con vacche brune o pezzate rosse piuttosto che frisone o di razza Jersey.

Oggi giorno sono anche sempre più presenti in azienda dei supporti informatici sia per la rivelazione degli estri, sia per il controllo dell'attività ruminale o per la segnalazione di problemi legati alla sfera mammaria o podale, per cui se volete che questi sistemi siano usati anche dal nuovo assunto, costui dovrà essere istruito al funzionamento di questi dispositivi e alla loro capacità di ottenere dati utili al suo/vostro lavoro.

Inoltre è estremamente importante che l'addetto apprenda bene il concetto di "benessere", aspetto che non è sempre scontato.

È estremamente importante che l'addetto apprenda bene il concetto di 'benessere', aspetto che non è sempre scontato
È estremamente importante che l'addetto apprenda bene il concetto di "benessere", aspetto che non è sempre scontato

Altro ambito fondamentale che deve essere approfondito è quello della gestione della vitellaia, sia sotto il profilo sanitario, che sotto il profilo alimentare. Quindi il concetto è: io come imprenditore devo avere ben chiaro come impiegare il nuovo assunto, che devo formare perché impari a fare bene quello che io desidero sia il suo compito, che è quello per cui viene stipendiato, e lui deve applicarsi per come io desidero lavori. Diversamente egli cercherà un'altra opportunità che gli si confà maggiormente.

La dedizione del personale addetto alla sala parto è importante per rispettare le fisiologiche tempistiche della vacca in travaglio e la successiva, sollecita colostratura
La dedizione del personale addetto alla sala parto è importante per rispettare le fisiologiche tempistiche della vacca in travaglio e la successiva, sollecita colostratura
 

Periodo di prova

Il periodo di prova non va confuso con il periodo di formazione, ma è un aspetto molto importante da prendere in considerazione. Tenete presente che la maggior parte dei mungitori, se ambisce a occupare il posto di lavoro che offrite, sicuramente in quel periodo di prova si comporterà nella miglior maniera possibile. Tuttavia se siete attenti, potrete comprendere alcuni aspetti del loro carattere, ad esempio: puntualità, atteggiamenti coercitivi verso animali recalcitranti, igiene personale, capacità di lavorare in team, ecc. Non oberateli di mansioni, meglio che eseguano bene quello che chiedete loro di fare, poi quando avranno compreso l'andamento dell'azienda potrete concordare altre mansioni. In tale periodo concedete loro alcuni errori, senza tuttavia lasciarli passare inosservati, ma usandoli in base alla loro gravità per una valutazione definitiva.

Qualcuno penserà leggendo questo articolo, che l'assunzione e la formazione del personale non sono di competenza del medico veterinario; al contrario, per un veterinario disporre di personale affidabile con il quale collaborare nelle varie vicissitudini sanitarie o gestionali che interessano un allevamento è indispensabile, tant'è che sempre più spesso si è chiamati alla collaborazione della formazione degli addetti. Se ben istruiti e motivati, i collaboratori fanno spesso la differenza sul rendimento aziendale, ripagandovi ampiamente dell'attività formativa iniziale.

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di Pierangelo Cattaneo - medico veterinario