La notizia è di alcuni giorni fa, quando un apicoltore, mentre lavorava in apiario, ha notato l'insetto che si aggirava intorno agli alveari e lo ha catturato e ucciso.

Siamo a Licciana Nardi, un piccolo comune in provincia di Massa Carrara, in piena zona di produzione del miele Dop della Lunigiana.

Appena avvenuta la cattura è scattato il meccanismo di segnalazione della rete di monitoraggio locale organizzata dall'associazione Toscana Miele, che ha subito segnalato la cosa all'Ausl di competenza e alla rete nazionale StopVelutina, coordinata dal Crea.

Si tratta del secondo ritrovamento in Toscana, dopo quello dell'estate scorsa a Pietrasanta, in provincia di Lucca, dove fu catturata una femmina, a cui poi non seguirono altre catture o avvistamenti.

Il presidente di Toscana Miele, Stefano Fenucci, anche lui lunigianese, è intervenuto sul posto e ha riconosciuto l'insetto come un maschio di Vespa velutina, cosa confermata qualche ora dopo anche dalla dottoressa Laura Bortolotti del Crea.

Come ricorda la dottoressa Bortolotti, il ritrovamento di un maschio isolato è un avvenimento che si è già ripetuto in Italia, come nel caso di un esemplare catturato in provincia di Torino o di quello catturato a Loano, in provincia di Savona e che è stato il primo ritrovamento ufficiale di Vespa velutina in Italia.
 
L'esemplare di maschio di Vespa velutina catturato in Toscana
L'esemplare catturato a Licciana Nardi (Ms)
(fonte foto: Toscana miele)

Anche il fatto che il maschio volasse in prossimità degli alveari non è inusuale, sebbene i maschi non sembra che caccino le api e che gli apiari non siano di per sé zone in cui avvengano gli accoppiamenti.

Anche il periodo di volo non è strano, in quanto l'attività dei maschi va da fine estate a autunno inoltrato, sebbene, a detta di Fenucci, in quei giorni le temperature fossero già basse, sotto i 15°C.

Il fatto è che al momento non sono stati visti altri esemplari di Vespa velutina né nell'apiario del ritrovamento né nelle trappole per il monitoraggio dislocate nelle zone intorno.

L'ipotesi è che si tratti di un esemplare isolato, magari arrivato per via accidentale in zona, anche se non è escludibile la presenza di un nido vista anche la vicinanza con quelli ritrovati in provincia di La Spezia, a circa 30 chilometri in linea d'aria da Licciana Nardi.

La rete di monitoraggio comunque è in allerta e altre trappole sono state messe in funzione in tutta la zona.