È ormai in dirittura d'arrivo il percorso di riconoscimento ufficiale da parte del Governo dell'Organismo interprofessionale latte ovino sardo, Oilos. La Commissione politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni, riunitasi a Roma il 31 ottobre scorso, ha dato il via libera all'iniziativa proposta dalla Regione Sardegna e dall'Organismo interprofessionale. Mancano a questo punto solo il voto della Conferenza Stato-Regioni e la firma del ministro, ma il passaggio tecnico e politico in Commissione politiche agricole - dopo le numerose polemiche dei mesi scorsi - era fondamentale.

"Siamo all'ultimo miglio del lungo iter di riconoscimento dell'Oilos, adesso manca un passaggio in Conferenza Stato-Regioni e quindi la firma del ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio". Questo il commento dell'assessore dell'Agricoltura della Regione Sardegna, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: “Siamo sempre più vicini a raggiungere il traguardo dove, per la prima volta, i maggiori attori del comparto lattiero-caseario ovino sardo potranno operare per governare al meglio il mercato, fra programmi di produzione e diversificazione delle trasformazioni, così da costruire percorsi di stabilità rispetto al costante saliscendi del prezzo del latte pagato ai pastori. Abbiamo di fronte a noi una sfida unica e storicamente determinante per assicurare un futuro alle migliaia di produttori primari che tutti i giorni faticano nelle proprie aziende”.

Secondo l'auspicio dell'assessore Caria occorre, con lo strumento dell'interprofessione, Garantire una stabilità del prezzo del latte per almeno un triennio per dare una solidità e una capacità organizzativa maggiore alle imprese pastorali, soprattutto sul piano della programmazione e degli investimenti. È impensabile che, come accade da troppi anni, si passi da stagioni dove il latte viene pagato 1 euro al litro ad altre dove si scende sotto i 60 centesimi. In queste condizioni qualsiasi comparto produttivo non avrebbe la forza di poter rimanere sul mercato”.

A tal fine, Regione Sardegna ha già dato il via alla raccolta di un'ampia messe di dati che potranno essere utilizzati nella programmazione del comparto, come documentato da AgroNotizie.

"Con il riconoscimento finale - ha spiegato il presidente dell'Oilos, Salvatore Pala - avremo tutti gli strumenti di legge per lavorare a pieno regime e chiedere le risorse per fare partire una macchina che ci permetta di intervenire davvero sulle dinamiche e le pratiche che possono essere messe in moto per governare positivamente uno dei settori più radicati nella tradizione e nei diversi territori della Sardegna".

L'Oilos, Organismo interprofessionale del latte ovino sardo, gode del supporto della Regione Sardegna per le attività di assistenza tecnico-amministrativa e ha sede legale a Oristano presso l'Aras di Nuraxinieddu, è composta da 25 soggetti che hanno designato a loro volta 11 rappresentanti: cinque del mondo della cooperazione; tre per la parte privata dell'industria e tre per i produttori primari (le Organizzazioni dei produttori composte dai pastori).

Fanno parte di Oilos anche i Consorzi di tutela del Pecorino romano, Pecorino sardo e Fiore sardo, e le associazioni di categoria agricola: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e Agci. Presidente è Salvatore Pala, già presidente della Cooperativa Unione pastori di Nurri, mentre vicepresidenti sono Pier Luigi Pinna, della Fratelli Pinna di Thiesi, e Rino Putzolu dell'Op Pastori associati Sardegna (Pas) di Villanovaforru.