Più di trenta bovine da latte in produzione sabato 22 settembre prossimo, dalle 10.00, popoleranno la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma per la terza edizione dell’Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma.

Il tradizionale appuntamento suscita un interesse sempre crescente tra gli operatori, primi fra tutti gli allevatori.
Spiega Maurizio Garlappi, presidente di Araer: "Sfileranno solo soggetti di elevato livello genetico e produttivo, rigorosamente selezionati in precedenza dai tecnici Araer. Si tratterà di animali provenienti da una decina di allevamenti dislocati nell’area del Comprensorio del Parmigiano Reggiano in cui l’innovazione tecnologica, la qualità produttiva e il rispetto del benessere animale rappresentano i capisaldi dell’attività aziendale. L'obiettivo è valorizzare gli animali nati e allevati nel comprensorio e ridurre,  fino col tempo ad azzerare, il tasso di rimonta da animali che finora giungono da territori al di fuori dei confini regionali dell’Emilia Romagna, successivamente inseriti nel circuito produttivo del Parmigiano Reggiano dopo un periodo di quarantena".

Le bovine all’Asta, tutte iscritte al Libro genealogico e sottoposte ai controlli funzionali da parte dei tecnici Araer, saranno in parte di razza Frisona e in parte di razza Bruna e verranno “battute” da Gianpaolo Pradi, che gestisce la storica Asta dei bovini di Trento. "Gli animali protagonisti dell’Asta - puntualizza il direttore di Araer, Claudio Bovo - saranno preventivamente sottoposti a una rigorosa valutazione circa le caratteristiche morfologiche di ogni soggetto da parte dei tecnici Araer. Va detto comunque che ogni capo deve arrivare in condizioni perfette sia da un punto di vista sanitario che di benessere”.

Oltre all’aspetto commerciale – interviene il presidente del Consorzio agrario di Parma, Giorgio Grenzi – l’Asta sta diventando un importante momento di confronto e discussione tra gli operatori, al centro di un’innovazione dell’intero settore zootecnico che non ha precedenti. Anche questo rappresenta un elemento molto importante per la crescita professionale degli allevatori, la valorizzazione delle produzioni e del territorio, il rispetto ambientale. Il Consorzio è totalmente coinvolto in questo processo che definirei innovativo, testimoniato dall’offerta di servizi rivolta agli associati a iniziare dalla nostra produzione mangimistica totalmente Ogm free”.

Scopri il programma della 3° Asta delle Bovine da latte del Comprensorio del Parmigiano Reggiano