L'International Herald Tribune pubblica un reportage della giornalista Elisabetta Povoledo dal titolo "Nel cuore dell'Italia gli indiani garantiscono la produzione di formaggio", che rende conto della massiccia presenza, nella provincia di Cremona, di migranti indiani provenienti dal Punjab che trovano impiego in particolare nella filiera lattiero-casearia. 

"Hanno salvato un'economia che sarebbe scomparsa visto che i giovani non vogliono lavorare nelle stalle", ha dichiarato all'International Herald Tribune il sindaco di Pessina Cremonese Daliddo Malaggi. "Sebbene oggi l'industria lattiero-casearia sia quasi totalmente meccanizzata, la manodopera è ancora necessaria per 365 giorni l'anno", ha spiegato.

Non ci sono statistiche ufficiali sul numero di indiani che lavorano nelle stalle, ma Simone Solfanelli, presidente di Coldiretti Cremona, afferma che su 3.000 lavoratori agricoli della provincia, un terzo sono indiani.

Indiani Sikhs indispensabili per la produzione del Grana Padano

Gli indiani Sikhs, diventati indispensabili per garantire il lavoro nelle stalle dove si raccoglie il latte per la produzione del Grana Padano, sono i protagonisti della prima pagina dell'International Herald Tribune. 

La Coldiretti ha collaborato con la giornalista Elisabetta Povoledo alla realizzazione dell'interessante reportage da Cremona. Secondo l'articolo negli ultimi 20 anni gli indiani immigrati dal Punjab sono arrivati nelle campagne italiane per lavorare soprattutto nelle aziende agricole come Bergamini, il nome dialettale per indicare gli esperti mungitori nelle stalle. 

"Si dice che uno sciopero degli indiani farebbe chiudere la produzione di Grana Padano, il formaggio duro utilizzato per condire gli spaghetti". Evidenzia la Coldiretti citando l'International Herald Tribune. 

"Posso sicuramente dire che sono indispensabili per l'allevamento e l'agricoltura della provincia di Cremona - dice Simone Solfanelli, direttore provinciale della Coldiretti - dove si produce un milione di tonnellate di latte all'anno, un decimo dell'intera produzione nazionale, l'arrivo degli indiani per l'economia locale è stato un incontro fortunato perché molti degli immigrati conoscevano già il lavoro in stalla", scrive ancora il giornale.