Sulla situazione che si è venuta a creare nel mercato dei suini è intervenuta Confagricoltura Lombardia, stigmatizzando l’atteggiamento degli industriali.
“La scelta di non partecipare ai lavori della Cun, Commissione unica suini grassi rappresenta - ha detto - l’ennesima manifestazione della volontà degli industriali macellatori di impedire ad uno strumento individuato concordemente, e facente parte nell’accordo di filiera sottoscritto al ministero dell’Agricoltura, di svolgere la sua funzione”.
“La Cun – ha osservato Confagricoltura - avrebbe dovuto rendere più trasparenti le relazioni mercantili ed evitare i ‘non quotati’, in una filiera che, attraversando da oltre tre anni una fase di crisi difficilissima, avrebbe bisogno di maggiore stabilità”.
“E' evidente – ha proseguito l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - che l’obiettivo malcelato di una parte degli operatori è di squilibrare ulteriormente le ripartizioni all’interno della catena del valore, a scapito degli allevatori, impedendo, di fatto, il confronto tra le parti ed evitando di prendere atto degli andamenti del mercato”.
“E’ questo – ha commentato Confagricoltura - un atteggiamento inaccettabile che contraddice gli impegni assunti con la sottoscrizione dell’accordo di filiera e che ci induce a rimettere tutto in discussione. I suinicoltori, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato grande responsabilità e chiedono, pertanto, comportamenti altrettanto coerenti”.
“Allo stato delle cose, oltre ad aspettarci un intervento del ministero per le Politiche agricole che, in qualità di garante dell’accordo di filiera, richiami tutti al rispetto delle regole, è evidente – ha concluso Confagricoltura - che gli allevatori metteranno in atto tutte le possibili azioni di tutela”.
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Fonte: Confagricoltura Lombardia