Ancora nessuna schiarita all'orizzonte per il finanziamento delle attività dell'Associazione italiana allevatori (Aia) nel campo della selezione e della tenuta dei Libri Genealogici. Un problema sul quale più volte Agronotizie ha puntato l'attenzione per sottolineare il rischio di annullare i progressi sin qui compiuti e che hanno portato la zootecnia italiana a primeggiare in campo genetico. Le difficoltà riguardano ora anche i lavoratori impegnati nel “sistema allevatori” e già i sindacati hanno deciso una manifestazione nazionale per il 19 maggio. “I pesanti problemi oggi vissuti dalle associazioni degli allevatori o meglio dai loro dipendenti - ha dichiarato il segretario generale della Fai-Cisl Augusto Cianfoni - sono l'esito annunciato di tante demagogie e di non poche cattive gestioni diffuse negli ultimi anni.” “Le demagogie - continua Cianfoni - sono quelle di una politica pasticciona come quella che nel 2001 riformò il titolo V della Costituzione creando la babele nella sussidiarietà innescando un conflitto permanente tra Stato e Regioni. Nel caso specifico delle associazioni allevatori, il miglioramento genetico e i relativi controlli sarebbero dovuti restare nelle competenze dello Stato.”
Risorse e riforma
La richiesta ora è quella di un decreto d'urgenza che metta a disposizione le risorse necessarie alle attività di Aia e che consenta al contempo, conclude Cianfoni, di attuare “una radicale riforma del sistema dalla quale scaturisca un trasparente concorso tra pubblico e privato."
Posizioni analoghe sono sostenute da Flai Cgil, che aderisce alla manifestazione del 19 maggio. "Come Flai Cgil - si legge in una dichiarazione del segretario Giovanni Minnini - ci siamo impegnati, sin dall'approvazione della legge finanziaria della scorsa estate, a richiedere il ripristino delle risorse destinate al sistema, risorse “evaporate” per l'effetto congiunto dei tagli operati dal governo alle risorse destinate alle funzioni delegate alle regioni e per la mancanza di quel Dpcm che, fino allo scorso anno, ne finalizzava specificamente una quota parte al finanziamento alle attività di selezione e miglioramento genetico e tenuta dei libri genealogici.” Minnini ricorda poi l'impegno alla convocazione di un tavolo interministeriale che avrebbe dovuto affrontare il problema, tavolo che non è mai stato convocato. La protesta degli allevatori servirà anche a ricordare gli impegni presi e non assolti.
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Fonte: Agronotizie
Autore: A G