In questi giorni sono falliti tutti i buoni propositi di trovare un accordo definitivo sui “nuovi alimenti”. Il Parlamento europeo chiedeva che venissero banditi dal mercato sia gli animali clonati che i loro derivati, o che almeno fossero identificabili attraverso un'apposita etichetta. Ma i governi dell'Ue non hanno accettato nessuna delle richieste del Parlamento, lasciando naufragare ogni possibilità d'intesa.
"E mentre si attende che le istituzioni provino a collaborare – dichiara il presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso – continuano a diffondersi le modificazioni di materie prime a livello molecolare, causa primaria degli stravolgimenti che privano della loro autenticità le nostre materie prime, da sempre garanzia di biodiversità".
"Nonostante un sondaggio abbia evidenziato il netto rifiuto da parte dei cittadini europei (63%) di comprare carne clonata – continua Tiso – la mancata intesa tra Commissione e Parlamento fa supporre che in Europa siano alcune lobby a governare al posto dei sistemi di rappresentanza dei parlamentari".
"La questione diventa di vitale importanza – conclude Tiso – e mette in luce ancora una volta la gran confusione che angustia la filiera agricola e alimentare. Pertanto diventa improrogabile l'esigenza di rinnovare le politiche del settore, ma soprattutto regolamentare in maniera chiare e precisa temi che mettono seriamente a rischio la salute dei consumatori".
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Fonte: Confeuro