In Italia la produzione di pere del 2020 è in calo del 12% rispetto al periodo 2015-2018. Il Cso di Ferrara ha stimato un valore di circa 642mila tonnellate, il più basso degli ultimi dieci anni escludendo il 2019 che è stato particolarmente basso ed anomalo.

Le principali cause di questa contrazione sono da ricollegare alla cimice asiatica, alla maculatura bruna ed al gelo primaverile. L'Emilia Romagna con una produzione stimata di circa 424mila tonnellate, è la principale zona di produzione (anche in Europa) concentrando quasi il 70% del potenziale nazionale: i quantitativi si pongono inferiori del 14% alla media 2015-2018 ed è necessario ritornare al lontano 2012 per ritrovare volumi simili.

"L'Abate Fetel, dopo la scarsissima produzione dell’anno scorso, si porta quest’anno a circa 221mila tonnellate - spiega Confagricoltura in un recente comunicato -, l’11% in meno rispetto alla media del quadriennio considerato. Per Conference, Kaiser e Decana si registra anche quest’anno una perdita importante di superfici, in linea con gli andamenti degli anni precedenti e che portano la produzione nettamente al di sotto alla media 2015-2018: si va da oltre il -30% per Conference, al -18% per Kaiser, passando per il -25% della varietà Decana".

Questa situazione produttiva unita alle mutate esigenze del mercato ha reso necessario un cambiamento nel settore pericolo italiano allo scopo d'invertire il progressivo e continuo trend negativo. Per farlo l'innovazione varietale può dare un importante contributo. In Italia ad esempio si sta cercando di allungare il calendario di maturazione, soprattutto nel periodo precoce, e d'introdurre nuove tipologie di frutto più attraenti per il consumatore e con sapore caratteristico: Carmen* e Falstaff* sono due delle risposte a queste esigenze. Se la prima è già affermata nel periodo pre-Williams, la seconda rappresenta una bella novità.

"Falstaff* è una varietà realizzata dalla ricerca italiana e disponibile per la base sociale di Apofruit Italia. E' una pera molto interessante e che può dare molte soddisfazioni. Le sue peculiarità sono la buccia rossa, la croccantezza della polpa, l'elevato tenore zuccherino pur con un buon equilibrio acido. Va raccolta al momento giusto e guadagna sicuramente in sapore dopo un periodo di frigoconservazione. Si raccoglie agli inizi di settembre (25-30 giorni dopo William in Emilia-Romagna). L'albero è di elevato vigore e portamento assurgente".

Un'altra novità interessante che Apofruit mette a disposizione dei propri soci è Fred® CH201*.
"Questa pera è soda, abbastanza croccante e molto succosa, con un buon contenuto di zucchero e un leggero tocco di acidità, che le conferisce freschezza e originalità. Si adatta bene grazie alla consistenza della polpa ad un consumo da viaggio. La produzione è buona e l'albero è facile da gestire. Entra rapidamente in produzione, con rese elevate e regolari (senza alternanza). La raccolta avviene 2 settimane dopo la Conference. Inoltre, la varietà presenta una certa tolleranza alla peronospora, e non è molto sensibile alle malattie e ai parassiti che colpiscono comunemente i peri".