Grazie a conferimenti stabili e un buon rendimento per il prodotto dei soci, le difficoltà che la scorsa estate avevano colpito Cesac, cooperativa romagnola, possono dirsi superate.

Il 2019 segna quindi l'anno della ritrovata stabilità e della proiezione verso il futuro. Uno scenario positivo, suggellato da un investimento importante per sei nuovi silos realizzati nello stabilimento di Medicina (Bo) e dedicati alla valorizzazione delle partite cerealicole più pregiate conferite dai soci.

"L'ampliamento dell'impianto di Medicina - ha commentato il presidente Michele Filippini nel corso dell'inaugurazione avvenuta oggi, 13 dicembre - è il segno del ritrovato stato di salute di Cesac, caratterizzato da una rinnovata vitalità in tutte le nostre attività".

Uno sforzo complessivo, messo in campo da Cesac, di 670mila euro di cui 234mila euro, finanziati nell'ambito della misura 4.2.01 del Psr, che prevede risorse per investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio di sistema e investimenti in innovazioni tecnologiche nel settore dei cereali.
"Questa operazione - ha spiegato Filippini - è parte di un progetto molto più ampio. A beneficiare della richiesta di finanziamenti di cui è capofila la Op Grandi Colture non è stata solamente Cesac: grazie alle azioni messe in campo dalla nostra cooperativa, numerosi fra i nostri soci hanno avuto accesso a risorse per investimenti complessivamente pari a 1.154mila euro con un contributo del Psr di 404mila euro".

Le nuove strutture hanno una capacità di 437 metri cubi ciascuno, pari a 340 tonnellate che si aggiungono ai silos esistenti che possono contenere 7.200 tonnellate di prodotto.
"L'investimento che abbiamo scelto di effettuare - ha proseguito Filippini - permetterà a Cesac di operare con sempre maggiore efficacia nella differenziazione dei conferimenti. I nuovi silos consentiranno di valorizzare sempre meglio il prodotto dei soci attraverso uno stoccaggio che mantenga separate le partite più pregiate rispetto alla massa del prodotto di base. Questa attenzione è, da sempre, il marchio di fabbrica di Cesac nel settore dei cereali e rappresenta uno dei valori che i nostri clienti apprezzano maggiormente".

Essenziale, per la realizzazione del progetto, il contributo di Bcc Felsinea, che ha consentito alla cooperativa di accedere ai finanziamenti necessari. "Come Bcc Felsinea - ha dichiarato il direttore Andrea Alpi - siamo da sempre a stretto contatto con le aziende, le cooperative e le famiglie del territorio. Siamo lieti di aver favorito e sostenuto questo importante progetto di filiera realizzato da Cesac che si inserisce nell'ambito delle iniziative promosse dalla Regione Emilia Romagna".

A sostegno di Cesac anche Confcooperative che, come ha evidenziato il direttore di Confcooperative Ravenna-Rimini Andrea Pazzi: "ha sostenuto la cooperativa con interventi concreti perché crede fermamente in una realtà inserita in un territorio agricolo particolare, meno intensivo ma non per questo meno importante".