L'azienda Battistini Vivai di Cesena si avvicina ad ampie falcate verso il traguardo dei 70 anni dalla fondazione, che sarà nel 2019.
Per l'occasione si è rifatta il look sia dal punto di vista grafico e comunicativo che dal punto di vista del catalogo prodotti. L'azienda, fondata nel 1949 da Domenico Battistini, rappresenta il perfetto connubio tra tradizione ed innovazione tipica delle eccellenze del made in Italy, capace d'inserirsi in un contesto d'internazionalizzazione.

"Siamo sempre molto attenti alle richieste del mercato ed alle opportunità che il miglioramento genetico nazionale ed internazionale propone - spiega Laura Laghi -. Grazie a questo abbiamo ampliato la nostra proposta vivaistica, inserendo oltre alle piante frutticole più tradizionali anche quelle soggette ad un incremento d'interesse del consumatore e di superfici piantate. Festeggiare questo traguardo è importante: una spinta migliorativa per il futuro ma anche un modo per ricordarsi da dove siamo partiti.
Facciamo alcuni esempi di cosa offre il nostro catalogo aggiornato: per far fronte alle richieste provenienti dai diversi areali abbiamo introdotto varietà di pesco, nettarine e albicocche idonee ad essere coltivate con basso fabbisogno di freddo. Altro esempio sono invece i portainnesti come la serie Krymsk® e i nuovi Gisela®, che sempre più si adattano alle diverse condizioni pedoclimatiche atte a soddisfare le esigenze produttive di una clientela sempre più vasta. Selezioni e varietà di albicocche che presentano una colorazione esterna dei frutti completamente rossa. Ampio risalto anche alla frutta a guscio con nuove varietà di mandorlo e di nocciolo a fioritura tardiva. Anche il nocciolo è entrato da poco nel sistema di certificazione e si potrà finalmente parlare di virus esenza dando maggior importanza ad un processo di qualità produttiva".
 
Foto di gruppo di del team Vivai Battistini, a 70 anni dalla sua fondazione
Foto di gruppo del team Vivai Battistini, a 70 anni dalla sua fondazione
(Fonte foto: © Battistini Vivai)
 

Micropropagazione, un elemento importante

Oggi la Battistini Vivai produce oltre 7 milioni di piante micropropagate e circa 1 milione di astoni innestati ogni anno. La micropropagazione o coltura in vitro di tessuti vegetali è una tecnica vivaistica utilizzata per la propagazione vegetativa di piante. I vantaggi di questa tecnica sono essenzialmente la propagazione rapida e in grandi quantità, indipendentemente dall'andamento stagionale, in spazi limitati e in condizioni controllate con l'ottenimento di piante omogenee, uniformi, sane e geneticamente identiche al materiale di partenza.

"La nostra specializzazione produttiva del laboratorio - riporta Giuliano Dradi, direttore dei Battistini Vivai - è concentrata soprattutto nella produzione di portinnesti certificati per piante da frutto, drupacee in primis (GF677, Garnem, Adesoto, 29C, Gisela 5, ecc.), ma negli anni sono state introdotte sempre più nuove specie e varietà. La domanda del mercato vivaistico, oltre ai portinnesti, riguarda anche actinidiasusino, nocciolo, piccoli frutti (principalmente mirtilli, more, lamponi, ribes, uva spina) oltre anche amelanchier, fichipiante orticole (es. radicchi clonali) e diverse piante ornamentali da esterno (Nandine, Hydrangee, ecc.)
Il processo di riproduzione o moltiplicazione delle piante si effettua in laboratorio, con le apparecchiature e la tecnica appropriate, in condizioni di luminosità artificiale e temperatura controllata. La coltura in vitro si effettua a partire da porzioni di pianta (apici di germogli, gemme, meristemi, nodi, ecc.) provenienti da piante madri controllate dal punto di vista genetico (per la corrispondenza varietale) e sanitario (piante esenti dai principali virus). 
Tale materiale vegetale iniziale (espianto), da cui parte tutto il processo di riproduzione, viene allevato in vasi di coltura, di vetro o di plastica, su substrato agarizzato, in condizioni di sterilità mediante sterilizzazione della soluzione nutritiva (terreno di coltura) in autoclave e successive lavorazioni e trapianti in ambiente sterile, sotto cappa a flusso laminare".