La regione Lazio con una determinazione della direzione agricoltura ha inserito nel registro regionale delle varietà di vite ammesse per la produzione di vini due nuove varietà a bacca bianca: la Marsanne B e la Roussanne B.

Si tratta di due vitigni di origine francese, spesso anche confusi tra di loro, e usati per la produzione di vini bianchi delicati.

Il o la Marsanne B, a seconda che lo si chiami vitigno o varietà, sembra essere arrivato in Italia con le truppe napoleoniche ed è attualmente inserito nei registri regionali della Toscana e dell'Emilia Romagna dove è previsto nei disciplinari di produzione della Doc Colli Piacentini e dell'Igt Val Tidone.

Il Marsanne B presenta un grappolo piramidale e spargolo, di media grandezza, con acini piccoli e tondi dalla buccia tenera e giallo verdastra e un'epoca di maturazione media.

Il Roussanne B, è autorizzato in Toscana e previsto nel disciplinare di produzione della Doc Montecarlo Bianco, zona da dove con tutta probabilità entrato per la prima volta in Italia.

Alla fine dell'800 infatti fu Giulio Magnani, viticoltore di Montecarlo di Lucca, che importò diverse varietà di viti francesi, tra cui la Roussanne per rinnovare e rilanciare la produzione vinicola della sua azienda, rimanendo poi nella trazione enologica del territorio.

Si tratta di un vitigno dal grappolo mediamente compatto, piramidale, con acini piccoli e tondi dalla buccia sottile e giallo verdastra, con una periodo di maturazione medio precoce.

Ora anche i viticoltori laziali potranno scegliere questo vitigni per la produzione dei loro vini bianchi.