Il Lazio punta sulla tutela della agrobiodiversità, incentivando la coltivazione e l'allevamento di specie autoctone a rischio di erosione genetica.

Un obiettivo per cui la regione tramite Arsial ha già stanziato 50mila euro per progetti di valorizzazione legati alle scuole e su cui il Psr con la sottomisura 10.1 sta mettendo a disposizione 2 milioni di euro per sostenere coltivatori e allevatori custodi.

E ora l'Arsial pubblica l'elenco aggiornato delle aziende vivaistiche aderenti alla rete di conservazione e sicurezza prevista dall'art.4 della legge regionale n.15/2000, che rendono disponibili i materiali di moltiplicazione per viti e piante da frutto.

L'elenco è utile per trovare le aziende in cui reperire le varietà considerate a rischio erosione, che devono essere coltivate per accedere ai finanziamenti previsti dal bando relativo alla azione 10.1.8 che scade il 15 maggio prossimo.

I beneficiari infatti dovranno impegnarsi a coltivare almeno una varietà autoctona a rischio di erosione genetica tra quelle presenti nell'allegato 2 del bando, con un contributo previsto di 250 euro a ettaro per i cereali, 500 euro a ettaro per le ortive, 700 euro a ettaro per le colture arboree o altre colture perenni, mentre per le piante isolate è previsto un contributo di 70 euro a pianta fino a un massimo di dieci piante ad azienda.