Originario dell'area mediterranea compresa tra Grecia, Turchia, Siria e isola di Cipro, il cavolo broccolo (Brassica oleracea var. Italica) fu portato in Italia dai romani che l'apprezzavano sia per l'uso alimentare diretto che per la trasformazione in una sorta di olio.

Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Cruciferae, presenta una radice fittonante, stelo eretto dotato di larghe foglie lisce che racchiudono un'infiorescenza centrale o capolino di colore verde, talvolta tendente al grigio a seconda della varietà.
Il fiore, che rappresenta la parte commestibile della pianta, varia a seconda del tipo di broccolo per intensità di colore, ma in generale si presenta come una struttura globosa e compatta.
 

Proprietà nutraceutiche

Nonostante non siano gli ortaggi preferiti da adulti e bambini, i broccoli sono ricchi di sali minerali come calcio, ferro, fosforo e potassio, e vitamine, in particolare la C, la B1 e la B2. Contengono anche fibra alimentare e sulforafano.
Combattono inoltre la ritenzione idrica, aiutando l'organismo a disintossicarsi e ad eliminare le scorie.
 

Un po' di dati

Pur privilegiando il clima caldo temperato e terreni di medio impasto, il broccolo mostra una buona adattabilità a svariati tipi di terreni, purché ben drenati.

In Italia è coltivato in tutta la penisola, specialmente nel Centro Sud, ma negli ultimi anni si è registrata sia una diminuzione di superficie coltivata, sia di produzione totale.
Se nel 2015 la produzione totale nel Mezzogiorno era di 3.452.787 quintali, nel 2017, sulla base dei dati Istat, è passata a 3.088.955 quintali. Al Centro gli ettari coltivati sono passati dai 1.753 ettari del 2015 ai 1.417 ettari del 2017. Non va meglio al Nord, il quale ha fatto registrare una diminuzione di 126 ettari di superficie coltivata, passando dai 938 del 2015 agli 812 ettari del 2017.
 

IL CAVOLO BROCCOLO

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Bimi®, l'innovazione che arriva dal Giappone

Per rilanciare la coltura, considerati anche gli effetti positivi che ha sull'organismo umano, si è deciso di puntare sull'innovazione.
L'azienda giapponese Sakata, specializzata in breeding, unendo le proprietà dei broccoli e quelle del cavolo cinese, ha creato un vero e proprio mix vegetale appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.

Bimi®, il marchio con il quale si identifica questa nuova varietà di broccolo-cavolo, si presenta come un broccolo di forma allungata, con fiori più radi e gambo lungo e tenero. Le cime ricordano quelle dei broccoli e il gusto simile a quello dell'asparago.
Un nuovo vegetale che ha una storia contemporanea da raccontare a un consumatore oggi sempre più attento alla sostenibilità e ad un'alimentazione all'insegna del benessere.
 
Bimi, l'incrocio tra broccolo e cavolo cinese
Bimi®, l'incrocio tra broccolo e cavolo cinese
(Fonte foto: SgMarketing)

Il viaggio in Europa di Bimi®, che in giapponese significa "delizioso", è iniziato da Gran Bretagna, Spagna e Kenya, ma oggi viene coltivato anche in Italia. Nel nostro paese, infatti, a credere per prima nelle potenzialità del progetto Bimi® è stata l'impresa agricola ImAgri di Alberese in provincia di Grosseto.
Nella grande distribuzione, invece, a partire dallo scorso dicembre il mini-broccolo si può trovare nel reparto ortofrutta nel banco frigo della IV gamma.

Le condizioni necessarie per una buona resa sono quelle richieste dai broccoli, sia a livello di clima che di agronomia. Ogni due-tre giorni viene raccolto qualche fiore dalla pianta per poi essere subito collocato in ambiente freddo, da mantenere lungo tutta la supply chain fino al punto vendita. L'inedito vegetale mantiene così le sue proprietà nutrizionali.

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