E' in programma a Mantova domani, giovedì 7 dicembre 2017 il convegno tecnico intitolato “Frumento, scenari di mercato e tecniche agronomiche per la qualità”. L'evento si terrà dalle 20.30 nella sede di Confagricoltura Mantova, in via Luca Fancelli 4.

Dopo i saluti iniziali del presidente Matteo Lasagna, interverrà Roberto Begnoni, presidente della sezione provinciale cerealicoltori, per un’introduzione ai temi del convegno e un focus sulla filiera “MantoGrano”, che può contare su numeri sempre più importanti. Toccherà poi a Herbert Luigi Lavorano prendere la parola. Il coordinatore dell’Op nazionale “Italia Cereali” illustrerà ai presenti gli scenari futuri di mercato, sia nazionali che internazionali, per il grano tenero e il grano duro. Il terzo relatore sarà Franco Gobbi, agronomo presso “Albaverde snc”, che parlerà di tecniche agronomiche per valorizzare la qualità del seminato.
 
L’annata è stata decisamente positiva per il frumento. Le rese hanno raggiunto anche i 70-80 quintali per ettaro, con dati più bassi nei terreni dove le colture sono state seguite meno, con 50-60 quintali per ettaro. A livello qualitativo, il peso specifico (84-85) e la percentuale proteica (13-14%) rendono il raccolto eccezionale, con 18.898 ettari di frumento tenero e 8.051 di frumento duro.

A confermarlo sono anche le quotazioni economiche, che vedono il grano tenero arrivare fino a quota 176,50 euro alla tonnellata, un +11% rispetto al 2016, e il grano duro fino a 224,50 euro alla tonnellata, un +13% rispetto allo scorso anno. Anche la filiera “MantoGrano” sta regalando grosse soddisfazioni. Partiti con 140 ettari, i produttori coprono ora 360 ettari in provincia di Mantova, con un aumento del 160% rispetto al dato iniziale. Si stima che nella prossima campagna di raccolta si potrà arrivare a circa 22.000 quintali di grano, in grado di produrre tra i 17.000 e i 18.000 quintali di farina, un dato in forte crescita rispetto agli 8.000 quintali con cui si è chiusa la campagna 2017. Oltre al Destra Secchia, il grano “Bisanzio” si sta diffondendo anche nella zona tra Castel d’Ario e Roverbella, ma l’obiettivo è quello di arrivare quanto prima a coprire anche il Viadanese e l’Alto mantovano.

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