Il nocciolo: una coltivazione semplice da realizzare e con grandi opportunità economiche. Se n'è parlato al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali (Dsa3) dell'Ateneo di Perugia nel corso del convegno "Sostenibilità ed opportunità di sviluppo economico nella coltivazione del nocciolo: linee di ricerca ed esperienze".
 
Al centro dell'incontro la nuova cultivar "Tonda Francescana", ottenuta e brevettata dai ricercatori dell'Ateneo. Il rettore Franco Moriconi ha evidenziato il grande interesse suscitato dal lavoro dei ricercatori Unipg sia a livello nazionale che internazionale, sottolineando l'importanza dell'azione svolta al fine di far incontrare la ricerca scientifica con gli interessi dell'industria.
"Questo modello sinergico nell'ambito della Terza missione è fondamentale per crescere – ha aggiunto Moriconi - e anche i rinnovati rapporti fra Università e Fondazione per l'istruzione agraria, alla luce dei risultati presentati oggi, dimostrano la validità di questo schema collaborativo".

Dopo i saluti del vicedirettore del Dipartimento Francesco Mannocchi, il vicepresidente della Fondazione per istruzione agraria in Perugia, Francesco Panella, ha sottolineato l'urgenza di rendere operativa l'attività della Fondazione nell'ambito della coltivazione del nocciolo.

La crescita della produzione del nocciolo in Italia è stata evidenziata da Mario Schiano lo Moriello di Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare: "L'Italia è il secondo Paese produttore dopo la Turchia dal 1960 ad oggi, sia in termini di superficie che di prodotto" ed ha poi descritto le esigenze delle imprese dolciarie che, sempre più spesso, investono anche nelle fasi di coltivazione o trasformazione delle nocciole. Infine ha illustrato una stima dei costi e dei ricavi aziendalie che possono derivare dall'impianto di noccioleti.

Per rendere la coltivazione più sostenbile dal punto di vista ambientale, e per diminuirne i costi, è necessario un ammodernamento delle tecniche con accorgimenti come la scelta del terreno in base alle esigenze della cultivar, le varie modalità di coltivazione e la previsione di siepi con funzione di "corridoi ecologici" descritti da Daniela Farinelli la ricercatrice che, assieme a Sergio Tombesi e Mirco Boco, ha inventato la nuova varietà.
Elena Sgaravatti di Assobiotech ha quindi fatto una panoramica delle biotech in Italia, auspicando la realizzazione, a breve termine, di un progetto di ricerca che ne evidenzi l'importanza e i vantaggi, nell'ambito del protocollo d'intesa che vede coinvolto l'Ateneo, la Fondazione per l'istruzione agraria e Rigoni di Asiago.

"Coltivare è un atto ambientale", ha dichiarato Andrea Rigoni, della Rigoni di Asiago, (parafrasando le parole di Carlo Petrini "Mangiare è un atto agricolo") soffermandosi sull'importanza dell'agricoltura biologica e sui vantaggi che ne possono derivare.

Le prospettive della filiera della frutta in guscio sono state infine illustrate da Alberto Manzo, coordinatore del Tavolo di filiera della frutta in guscio del Mipaaf, mentre in conclusione dell'incontro Giuliano Polenzani (in sostituzione dell'assessore regionale Fernanda Cecchini) ha evidenziato le possibilità di finanziamento derivanti dalle nuove misure Psr in fase di pubblicazione.