Meno prodotto e più qualità. Questa è la fotografia che si prospetta per la stagione 2016 della ciliegia pugliese, iniziata alla fine di aprile con un anticipo di circa quindici-venti giorni rispetto allo standard. Già il 20 aprile si era in grado di raccogliere le prime ciliegie precoci. AgroNotizie ha chiesto, sulla linea di partenza di questa stagione, a Nicola Giuliano, titolare assieme ai fratelli della Giuliano Puglia Fruit, qualche indicazione su come si stanno svolgendo le raccolte e quali sono le prospettive future.

"Non sarà un'annata abbondante dal punto di vista produttivo - spiega Giuliano -. Si stima infatti un calo del 50% di prodotto rispetto ad un’annata normale. La qualità sarà sicuramente elevata, con frutti più saporiti, dolci e di buon calibro. Il mercato sarà più fluido e meno intasato di prodotto, con ripercussioni positive sui prezzi. Le prime raccolte di Bigarreau, la nostra varietà precoce, hanno evidenziato ciliegie di qualità elevata e sono risultate molto buone da mangiare, con il conseguente apprezzamento dei consumatori e dei mercati che abbiamo raggiunto fino ad ora. Naturalmente l'andamento stagionale sarà un ulteriore ago della bilancia".
Su quest'ultimo aspetto le piogge dell'inizio di maggio hanno creato ingenti danni alle ciliegie precoci, soprattutto nella provincia di Bari. Si stimano danni superiori ai 30 milioni di euro.
 
Tecnologie, vivaismo e nuove varietà. Come possono aiutare questi aspetti il comparto cerasicolo? 
"Oggi i clienti sono sempre più esigenti. I fornitori devono essere affidabili e devono assicurare la standardizzazione della qualità e delle forniture. In quest'ottica diventa importante la scelta di una tecnologia avanzata, che abbracci sia la produzione che la lavorazione. Ad esempio la dotazione di macchine elettroniche per la selezione del prodotto lungo la linea di lavorazione e confezionamento all'interno dei magazzini. Queste macchine sono in grado automaticamente di scegliere quale sia il frutto da utilizzare o scartare in base al colore, al calibro ed alla qualità del prodotto. Questo permette di diminuire i costi di produzione ed essere più competitivi".
Nuove varietà e calendario di maturazione più ampio per crearsi opportunità
(Fonte immagine: © AgroNotizie)

"Per quanto riguarda l'offerta non sempre la Puglia ha potuto garantire continuità di forniture durante i 40/60 giorni di raccolte, e questo aspetto negativo sta mettendo fuori gioco le ciliegie pugliesi a vantaggio di quelle provenienti da altri Paesi. Aspettare ancora potrebbe significare la fine della cerasicoltura pugliese. Siamo in ritardo, ma ancora in tempo per dare una svolta positiva. Infine non dimentichiamo le coperture dei ceraseti. Tecnica nuova e decisamente interessante, ma il costo è molto alto. E' necessario che l'investimento sia supportato da un giusto periodo di utilizzo, che noi stimiamo in circa trent'anni, per ammortizzare la spesa".

Qualità e made in Italy come valore aggiunto. Quali sono le principali iniziative da mettere in campo per avere una produzione redditizia ed un export competitivo?
"Per emergere e fare reddito è fondamentale puntare sulla qualità. Però bisogna anche valorizzarla. Per ottenere qualità altri Paesi come Austria, Germania, Belgio e Inghilterra, così come alcune Regioni del nord Italia, hanno creato impianti di coperture a protezione dei ciliegeti dalle avversità meteorologiche (quali la pioggia, la grandine e il vento) e dagli insetti.
Altro aspetto molto importante è l'innovazione varietale, anche se in Puglia non è prioritaria visto che le cultivar di punta (Bigarreau, Giorgia e Ferrovia) consentono ad oggi una copertura fluida e continuativa di massa critica per l’intero periodo utile. Non dobbiamo però fermarci. In quest'ottica infatti stiamo sperimentando nuove varietà che consentono di allungare il calendario produttivo. Interessante sarebbe individuare varietà che entrino in produzione prima della precoce Bigarreau e successivamente alla Ferrovia, con cui attualmente termina la campagna. Qualità vuol dire anche rispetto dell'ambiente, del paesaggio e dell'uomo. Al momento la Puglia si sta muovendo in modo vivace su questi fronti".