È ai blocchi di partenza la campagna della fragola in Romagna. La raccolta è iniziata il 18 aprile 2016 in provincia di Cesena e proseguirà fino a giugno. Abbiamo fatto il punto della situazione con Salvi Vivai, leader europeo nel vivaismo fragolicolo con 110 milioni di piantine vendute nel 2015. Carlo Guerra, commerciale della Salvi Vivai, offre ad AgroNotizie uno spaccato interessante sul comparto.
 
Quali sono le prospettive attuali per la campagna appena iniziata?
"I prezzi fino a questo momento sono moderatamente bassi - spiega Guerra -, visto la concomitante presenza di prodotto proveniente dal Sud Italia e dalla Spagna. Tuttavia siamo ottimisti. Visto le prime raccolte e la grande presenza d'infiorescenze possiamo sbilanciarci dicendo che la quantità di prodotto nel cesenate segnerà un positivo +25-30% rispetto al 2015. Ci attendiamo un maggio migliore per i prezzi, riconoscendo il valore aggiunto rappresentato dai produttori. Quest'ultimo deve essere tutelato".
 
In Romagna si coltiva principalmente in serra o in campo aperto?
"Il 60% è fatta in serra, il restante 40% in campo aperto. Ovviamente è la varietà che determina se produrre in serra o meno. Per esempio Sibilla* e Aprica* si adattano bene ad entrambe le realtà, grazie all'epidermide duro e resistente che ne conferisce una certa rusticità".
 
Piantine di fragola prodotte in vivaio
(Fonte immagine: © Vivai Salvi)

Che tipologia di fragoleti troviamo in Romagna?
"Si possono distinguere due grandi gruppi varietali. Da un lato vi sono i fragoleti di quantità, che producono quindi un gran numero di frutti. Parliamo per esempio di varietà come Alba NF311*, Roxana NF205*, Asia NF421*e Brilla*. Dall’altro fragoleti basati sulla qualità, che producono meno ma con elevate caratteristiche organolettiche. Si parla in questo caso di Clery*, Joly* e Sibilla*. Noi abbiamo deciso d'investire sulla qualità perché il consumatore, oggi più che mai, cerca la fragola buona da mangiare e con elevato grado Brix".
 
Quali sono le caratteristiche principali di Sibilla, Joly e Clery?
"Sibilla* è una varietà che promette ottime performance. Introdotta due anni fa è una varietà rustica e resistente alle malattie dell’apparato radicale. Ne consegue che non necessita di un terreno sterilizzato nella messa a dimora. Si tratta di una varietà molto buona e produttiva, che presenta un bel colore aranciato acceso.
Clery* e Joly* sono ottime varietà che riscuotono sempre più successo all’estero. Arrivano a produrre fino a 800-900 gr di frutti per pianta.

 
Fragole fuori suolo prodotte da un socio Salvi Group
(Fonte immagine: © Vivai Salvi)
 
In particolare Joly* è una pianta rustica, con produttività alta e prolungata. Necessita di apporti nutritivi costanti ed ha qualità organolettiche di assoluta eccellenza, con sapore molto zuccherino e un ottimo aroma. I frutti sono molto resistenti in pianta e possono essere raccolti a piena maturazione. Sicuramente da sottolineare l’eccellente conservabilità e shelf-life.
Clery* è una varietà precoce, il cui calibro del frutto è medio ed uniforme. Le qualità organolettiche sono molto elevate, il frutto è profumato e gradevole. La pianta si adatta molto bene alla coltivazione a basso impatto ambientale in quanto dotata di buon vigore e rusticità".
Per riuscire ad avere un prodotto sempre di buona qualità è necessario affiancare una continua ricerca.
"Attraverso il Civ - Centro innovazione varietale di Ferrara, di cui Salvi Vivai è uno dei fondatori, il lavoro di ricerca e innovazione varietale è sempre attivo e cerca di interpretare al meglio le esigenze del mercato. Attualmente abbiamo tre campi sperimentali attivi a Cesena nei quali stiamo testando alcune novità. E' però ancora presto per fare dei pronostici e le valutazioni definitive sono rimandate a fine giugno 2016".