La crisi degli agrumi non piega l’orgoglio dei produttori siciliani di Palagonia, dove coltivano 2500 ettari ad arancia rossa, il rinomato tarocco: mentre il prezzo crolla organizzano la Fiera dell'arancia rossa di Palagonia: nel tentativo di rilanciare le proprie produzioni intercettando i flussi turistici che gravitano nel catanese.

I dati di mercato dell’Ismea sono impietosi: per gli agrumi è crisi nera con un crollo generalizzato dei prezzi all’origine che mette a repentaglio l’esistenza stessa del comparto, specie di quelle imprese più legate al consumo fresco. Basti pensare che l’arancia tarocco comune è stata pagata nella terza settimana di febbraio agli agricoltori mediamente 12 centesimi di euro al chilogrammo, a fronte dei 35 centesimi che ancora riusciva a spuntare nella terza settimana di novembre 2015, registrando in questo arco di tempo un crollo delle quotazioni del 58,1%.
E proprio da Palagonia AgroNotizie apprende la notizia di un ulteriore ribasso: le arance rosse nella quarta settimana di febbraio all’origine sono passate di mano a 7 centesimi al chilogrammo. Valori che sono il prodotto delle massicce importazioni di agrumi da Spagna e Marocco, ma anche della debolezza della domanda sul mercato interno e della sovrapproduzione, come già registrato dagli agrumicoltori pugliesi.

Il cuore del tarocco è in Sicilia, dove questo agrume dalla polpa rossa e succosa, sapore dolce e acre insieme, è ancora oggi coltivato in agro di Palagonia, rinomato centro della piana di Catania, famoso per la coltivazione degli agrumi: qui sono 2500 gli ettari investiti ad aranceto: il 5,4% dell’intero agrumeto della provincia di Catania è piantato in questa terra.

Proprio qui, agrumicoltori e amministrazione comunale, che ha recentemente istituito la Denominazione di origine comunale per l’arancia rossa di Palagonia, tengono da oggi e fino al 28 febbraio la Fiera dell’arancia rossa di Palagonia. Un modo per rilanciare l’agrume locale legandolo ai flussi turistici dell’area etnea, che in questa fase dell’anno iniziano a farsi più intensi.

“Questa manifestazione giovane è però già radicata tra gli operatori del settore sarà certamente una festa, ma vuole anche essere un momento importante per sensibilizzare i turisti sulla bontà dell’arancia rossa di Palagonia – è scritto in una nota dalla fiera, da dove si sottolinea – la Fiera sarà un momento importante per la valorizzazione di questo frutto che risente oggi della crisi agrumicola”.

L’arancia rossa di Palagonia, il pregiato tarocco rosso famoso in tutto il mondo, trova in questo territorio terreni particolarmente vocati. La sua colorazione, variabile a seconda delle condizioni ambientali e delle escursioni termiche proprie solo della Sicilia e in particolar modo della zona di Palagonia, è sinonimo di proprietà nutraceutiche  molto importanti: “Rallenta i processi di invecchiamento cellulare previene l’ulcera gastrica, combatte i tumori, rallenta il morbo di Parkinson e l’Alzhaimer – è scritto nella nota della fiera, che sottolinea - sebbene la vitamina C sia presente in tutte le verità di arancia quella che ne contiene una quantità maggiore è il tarocco, che a Palagonia rappresenta una delle eccellenze agrumicole”. Forse un elemento da dove ricominciare per valorizzare il prodotto.