Buco dopo buco la cintura del produttore si stringe sempre di più. Per tentare d’invertire la tendenza bisogna cercare nuove opportunità. Una di queste è il noce da frutto. I Vivai F.lli Zanzi puntano molto su questa specie, convinti che sia un'alternativa credibile alle colture tradizionali che vivono un momento di crisi.
"L'Italia è il settimo produttore di noce al mondo - spiega Enrico Zanzi dei Vivai F.lli Zanzi - con circa 12 mila tonnellate e gli ettari coltivati sono oltre 8.600. I prezzi di acquisto sono in continuo aumento, a dimostrazione che esistono tutti i presupposti per investire su questa coltura. La nostra azienda ci crede molto. Nel 2014 abbiamo prodotto oltre 130mila astori a radice nuda. Dati confermati anche nel 2015".

La storia di questa coltura ha radici molto lontane ma marginali rispetto ad altre specie. In realtà, però, è una cultivar frutticola a tutti gli effetti. "Ha bisogno di terreni di buona struttura - prosegue Zanzi - e ricchi di nutrienti. Ed anche gli ambienti devono essere adeguati e capaci di far ricevere la giusta quantità di luce alle piante. Necessita di una buona quantità d'acqua, soprattutto in estate, ma attenzione ai ristagni. Senza dimenticare le cure agronomiche".
 

Alcuni dei problemi di questa coltura sono la tardiva entrata in produzione, gli alti costi per l'impianto e la costosa gestione dei primi anni.
"La partenza non è semplice: ci vuole un investimento elevato. Senza dimenticare la tardiva entrata in produzione: 5-6 anni. Ma, una volta partiti, basta poco per avere grande generosità. Suggeriamo però un minimo di 5-6 ettari per poter avere alla lunga una giusta remunerazione. L'impianto potrà poi essere sfruttato fino ai 30 anni, con un leggero calo produttivo man mano che la pianta invecchia. La piena produzione durerà dal 5° anno fino al 10°. Possiamo dire che il reddito annuale ad ettaro può essere stimato all'incirca in 4mila euro".

"Le varietà che abbiamo inserito nel nostro catalogo sono tante e provenienti da diversi Paesi: Chandler, Hartley, Howard, Sunland, Tulare dagli Stati Uniti d'America, Farnette, Fernor, Franquette, Lara, Mayette, Meylannaise, Ronde de Montignac dalla Francia e Malizia e Sorrento dall'Italia. Crediamo che queste varietà siano le migliori in termini di produttività e qualità, oltre ad essere quelle più richieste dal mercato".