Lamboseeds è una realtà giovane, portatrice di grande innovazione nel settore della sementistica, nata nel 2002 per volontà di esperti del settore, con l'obiettivo di puntare su varietà peculiari. L'azienda, con sede a Sant'Agata Bolognese, ha fra i suoi obiettivi principali quello innanzitutto di creare nuove varietà, selezionare gli ibridi migliori e produrre semi di qualità.

Ricerca e innovazione sono i due veri assi portanti dell'attività di Lamboseeds, grazie al quale questa giovane azienda si è riuscita ad affermare, portando sul mercato importanti novità. La più importante e famosa è sicuramente la Minirossa, la prima mini anguria coltivata in Italia. Introdotta nel 2006 e commercializzata a partire dal 2007, in Italia si contano già 3mila ettari coltivati a mini angurie.

Il cocomero è sicuramente una delle nostre eccellenze su cui abbiamo puntato e puntiamo ancora moltissimo – commenta Sandro Colombi, direttore delle vendita di Lamboseeds – l'anguria Minirossa va a rispondere a un'esigenza di mercato interessante e sempre più in crescita. La forma mini è comoda, gustosa e molto funzionale rispetto a quella più grande. La tendenza di mercato è positiva, non so ancora dire quanto ma sicuramente ci sono ottime possibilità di crescita anche per il futuro”.

Colombi traccia poi la strada di Lamboseeds per il presente e futuro. “Abbiamo fatto uno sforzo enorme stiamo continuando a lavorare su pomodori e peperoni, riteniamo di poter ottenere grandi soddisfazioni da questi due segmenti di mercato. La strada è poi naturalmente quella di continuare con la ricerca e l'innovazione varietale, cercando sempre di portare sul mercato delle novità”.  
 
  
L'impresa è stata presente anche al Macfrut e lo stesso Colombi traccia un piccolo bilancio a oltre a un mese dalla fine della rassegna.
Mi è piaciuto il luogo e l'interpretazione di quest'anno – precisa, riferendosi alla sede di Rimini che ha ospitato la kermesse per la prima volta – ma manca ancora un aspetto, ovvero l'internazionalizzazione. Il Macfrut dovrebbe imparare da Fruit Logistica perchè i visitatori, seppur in crescita, sono stati quasi tutti italiani. Va bene, ma c'è bisogno di maggiori visitatori ed espositori stranieri. Solo così possiamo promuoverci all'estero”.