Continua la crisi di prezzo delle ciliegie in Puglia, nonostante il susseguirsi delle iniziative per tentare di raddrizzare la tendenza di mercato in corso, che è estremamente penalizzante per il comparto cerasicolo della regione, che da sola produce quasi il 40% delle ciliegie italiane: 467mila quintali provenienti da 20mila ettari.

Coldiretti Puglia il 14 giugno ha promosso il Ciliegia Day su una delle spiagge più rinomate del litorale barese, invitando i cittadini a degustare i preziosi frutti rossi made in Puglia ad un prezzo giusto. Successo dell’iniziativa sì, ma anche l’amaro in bocca per quanto continua ad avvenire sul mercato: “Evidentemente dobbiamo cambiare rotta. Su sollecitazione dei nostri giovani e lungimiranti imprenditori, inizieremo un percorso di aggregazione di produttori e, quindi, di prodotto per arrivare alla prossima campagna compatti sul mercato  – dice Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia, che aggiunge - dobbiamo contrastare lo strapotere della grande e media distribuzione che fa i prezzi a monte, essendo ormai gli ipermercati il veicolo maggiore di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli”.

Il meccanismo emerso nei giorni scorsi da un’intervista di AgroNotizie a Sergio Curci, presidente dell’Op Arca Fruit è sempre in piedi: i buyer della Gdo comprano a basso prezzo sui mercati esteri ciliegie che rivendono a prezzi elevati ai consumatori, per poi chiedere ai produttori pugliesi di adeguarsi ai prezzi imposti dalla concorrenza estera. E con l’aggiunta della beffa al danno di veder vendute come italiane ciliegie provenienti da Turchia e Spagna.

Secondo le rilevazioni di Coldiretti Puglia, al dettaglio le ciliegie hanno anche superato gli 8 euro al chilogramnmo, mentre ai coltivatori baresi sono stati imposti prezzi bassissimi, che hanno toccato nei giorni scorsi anche i 40 centesimi al chilogrammo.

Umberto Bucci, presidente di Confagricoltura Puglia dice oggi ad AgroNotizie: “Siamo ancora su prezzi di consegna che oscillano tra un euro e non più di un euro e trenta centesimi, intanto il previsto incontro delle organizzazioni agricole con il neogovernatore Michele Emiliano è stato rinviato a data da destinarsi”. Confagricoltura Puglia ha contattato persino il prefetto del capoluogo pugliese, ma senza esito. ”Temo il ripetersi di queste operazioni di mercato a mio avviso non corrette con l’avvio della campagna di raccolta dell’uva da tavola – avverte Bucci, che sottolinea – difficilmente le risposte arriveranno dalla politica”.