Si è arrestata a maggio la fase di ribasso dei prezzi all’ingrosso del frumento duro in atto nel mercato nazionale da inizio anno. Solamente in apertura di mese si sono rilevati degli ulteriori cali, mentre nel prosieguo è prevalsa una sostanziale stabilità.

Lo rileva Borsa merci telematica Italiana nella consueta analisi mensile sul mercato cerealicolo. Le quotazioni del duro fino, analizzate attraverso il Finc, Fixing indicativo nazionale camerale, si sono attestate sui 293 euro/t, accusando comunque un calo del 7% rispetto ad aprile, dipeso dai già citati cali rilevati nelle prime rilevazioni del mese. Rispetto allo scorso anno, invece, i prezzi attuali sono praticamente tornati in linea (+3,3%).

Segno “meno” si è registrato a maggio per il frumento tenero panificabile e per il mais secco nazionali, attestati rispettivamente sui 189 euro/t (-2,3% rispetto ad aprile) e sui 144 euro/t (-3,2%). Rispetto ad un anno fa, le quotazioni si mantengono più basse per entrambe le merceologie, in particolar modo per il mais (-25,6%).