Il bilancio di previsione 2014-2015 Melinda presentato mercoledì all'assemblea dei delegati, che lo ha approvato, evidenzia una liquidazione complessiva ai soci di 140 milioni di euro, 2 milioni di euro in meno rispetto alla campagna precedente, a fronte di un fatturato complessivo di 244 milioni di euro.
Il raccolto è di 421 mila tonnellate, il 24,6% in più.

"Non è una novità che l'offerta di mele in questa stagione sia record su scala mondiale - spiega a Italiafruit News il direttore generale del Consorzio Luca Granata - e ciò non può che ripercuotersi sui prezzi. Fortunatamente il trend di vendita è molto lusinghiero; non abbiamo mai venduto così tante mele, ma ciò non significa che sicuramente le quotazioni potranno risalire in maniera significativa. In un mercato a domanda anelastica come quello del food, l'aumento dei volumi è meno che proporzionale alla diminuzione del prezzo. E' indispensabile continuare a commercializzare grossi volumi in modo che le giacenze si riducano e dopo vedremo...".

Dall'assemblea è emerso che il prodotto grandinato è pari a circa l'11% del totale, un dato nettamente superiore a quello di dodici mesi fa ma solo leggermente sopra la media generale. "Ogni stagione ha la sua storia -  conclude Granata - cerchiamo di difenderci al meglio per dare soddisfazione ai nostri produttori".

"La situazione è tale che, anche quest'anno, dovrebbe essere piemanente garantita la sostenibilità economica della frutticoltura nei nostri territori", ha commentato il presidente Michele Odorizzi.