Melone, si è tenuto in Francia il primo congresso euro-mediterraneo
Una première per il settore, che può contare una produzione mondiale stabile (32 milioni di tonnellate) e un'offerta varietale molto differenziata. Le relazioni disponibili sul sito dell’Areflh
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Da sinistra: Françoise Bigotte, rappresentante della Regione Languedoc Roussillon, Bernard Borredon, co-presidente di Aim (Melon Joint Trade Association), e Tomas Bosi del Cso
Il primissimo congresso euro-mediterraneo del melone, che ha avuto luogo a Perpignan durante il Medfel, é stato il momento migliore per fare il bilancio sulla produzione di questo prodotto per eccellenza.
Le varie presentazioni del congresso sono state diverse e di qualità, i temi affrontati hanno toccato la produzione nel mondo ed in alcuni paesi dell'Europa, il consumo, la protezione fitosanitaria, passando anche attraverso la gestione delle crisi con esempi concreti.
I partecipanti hanno così permesso di mettere in evidenza il fatto che la produzione nel mondo rimane relativamente stabile, attorno a 32 milioni di tonnellate. La Cina è il principale produttore con più di 17 milioni di tonnellate, seguita dalla Turchia (1,7 milioni di tonnellate), dall'Iran (1,4 milioni), dall'Egitto e dall'India. Allo stesso modo il commercio mondiale resta stabile: le importazioni ammontano a 680.000 tonnellate, mentre le esportazioni a 200.000.
Uno dei vantaggi del melone risiede nel fatto che la sua offerta varietale è molto differenziata poiché include prodotti dalle caratteristiche e dalle strutture diverse come il canari, il piel di sapo (carne gialla), il galia (carne verde), il charentais, l’honey dew (carne arancione) ed anche l'anguria: un vantaggio interessante per la segmentazione dell'offerta.
Per quanto riguarda il consumo, secondo uno studio richiesto dallo Ctifl e presentato in occasione del congresso, l’86% dei consumatori francesi affferma di essere molto o abbastanza soddisfatto del melone consumato. Tra i criteri d'acquisto e di riacquisto, in testa si trova nel 71% dei casi il profumo, seguito dall'aspetto (46%), dal prezzo (34%) e dal peso (31%).
Numerosi paesi sono ancora sotto-consumatori di melone come l'Inghilterra, la Finlandia, l'Ungheria, la Germania, ecc. Esistono dunque margini di progresso considerevoli, e la qualità è la principale risorsa del melone attorno alla quale è possibile sviluppare quote di mercato presso consumatori e non.
Le presentazioni sono disponibili sul sito dell’Areflh e su www.congres-melon.org:
Le varie presentazioni del congresso sono state diverse e di qualità, i temi affrontati hanno toccato la produzione nel mondo ed in alcuni paesi dell'Europa, il consumo, la protezione fitosanitaria, passando anche attraverso la gestione delle crisi con esempi concreti.
I partecipanti hanno così permesso di mettere in evidenza il fatto che la produzione nel mondo rimane relativamente stabile, attorno a 32 milioni di tonnellate. La Cina è il principale produttore con più di 17 milioni di tonnellate, seguita dalla Turchia (1,7 milioni di tonnellate), dall'Iran (1,4 milioni), dall'Egitto e dall'India. Allo stesso modo il commercio mondiale resta stabile: le importazioni ammontano a 680.000 tonnellate, mentre le esportazioni a 200.000.
Uno dei vantaggi del melone risiede nel fatto che la sua offerta varietale è molto differenziata poiché include prodotti dalle caratteristiche e dalle strutture diverse come il canari, il piel di sapo (carne gialla), il galia (carne verde), il charentais, l’honey dew (carne arancione) ed anche l'anguria: un vantaggio interessante per la segmentazione dell'offerta.
Per quanto riguarda il consumo, secondo uno studio richiesto dallo Ctifl e presentato in occasione del congresso, l’86% dei consumatori francesi affferma di essere molto o abbastanza soddisfatto del melone consumato. Tra i criteri d'acquisto e di riacquisto, in testa si trova nel 71% dei casi il profumo, seguito dall'aspetto (46%), dal prezzo (34%) e dal peso (31%).
Numerosi paesi sono ancora sotto-consumatori di melone come l'Inghilterra, la Finlandia, l'Ungheria, la Germania, ecc. Esistono dunque margini di progresso considerevoli, e la qualità è la principale risorsa del melone attorno alla quale è possibile sviluppare quote di mercato presso consumatori e non.
Le presentazioni sono disponibili sul sito dell’Areflh e su www.congres-melon.org:
- La produzione del melone nel mondo (in francese e in italiano) - Produzione, commercializzazione e principali problematiche dei settori in Italia (in italiano), Francia, Spagna (in spagnolo) e Marocco (francese)
- Domanda dei mercati e tendenze del consumo (francese)
- I problemi fitosanitari del melone (francese)
- Come sviluppare e valorizzare il consumo (francese)
- La prevenzione e la gestione delle crisi per un prodotto deperibile (italiano)
- La promozione del melone in periodo di crisi, l’esempio francese (francese)
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