Per la partenza sommersa dalle piogge come è stato nel periodo di marzo e aprile, la stagione delle barbabietole, iniziata da pochi giorni, sta andando meglio delle aspettative, ma comunque al di sotto della media. Lo rende noto Apima Mantova.
Il prezzo è tutto sommato soddisfacente, anche se allineato all’annata precedente: 50,30 euro alla tonnellata, a 16° di polarizzazione, il valore cioè che indica la presenza di saccarina nel prodotto.

L'annata è partita in salita, con appena un 10% delle barbabietole seminate in marzo (che è il periodo ottimale) e il restante 90% seminato nel corso di aprile;  non tutto il prodotto raggiungerà un buon grado zuccherino. Con la conseguenza che la cifra liquidata alle imprese agricole potrebbe essere gravata da qualche penalizzazione sulla qualità.

Apima Mantova invita i bieticoltori a valutare con estrema attenzione la fase di raccolta, perché le semine tardive sono responsabili di un ritardo nella maturazione. E se l’apparato fogliare dovesse rimanere intatto, è indicato attendere ancora dalle due alle tre settimane  prima di scendere in campo. In caso contrario, il rischio è che si arrivi a coprire a malapena i costi di produzione, che per la barbabietola sono circa 2.200 euro per ettaro, se i terreni non sono stati irrigati più di una volta nell’arco dell’estate.
Nei prossimi giorni la valutazione, dicono le imprese di meccanizzazione agricola associate ad Apima, si potrà valutare con un maggior numero di dati l’andamento della campagna bieticola. La variabile più importante riguarda, come detto, la presenza di saccarosio nel prodotto raccolto.