Apertura per la campagna 2013 dei prodotti estivi con non poche difficoltè, vist le altalenanti condizioni climatiche. Da considerare però come gli italiani siano sopra la media europea per l'acquisto di frutta e verdura, anche se si notano contrazioni generalizzate dei consumi.

Per fare il punto della situazione, abbiamo chiesto a Cristian Moretti, direttore di Agrintesa, di rispondere ad alcune domande.

Come si presenta la situazione di mercato per quanto riguarda i consumi di ortofrutta in Italia? E' possibile fare una previsione per la prossima stagione?
"Il mercato italiano negli ultimi otto mesi ha subito una forte contrazione nei consumi, la grave crisi economica e le difficoltà delle famiglie italiane stanno contraendo in maniera importante i volumi di ortofrutta acquistati. Inoltre stanno anche influenzando le scelte nelle tipologie di acquisto. Ritengo che nei prossimi mesi difficilmente i consumi in Italia ritorneranno ai livelli pre-crisi. E' anche vero che il tempo incerto di questa primavera non stà agevolando il consumo e la qualità della frutta di nuova produzione".

In un contesto di crisi, i mercati esteri rappresentano uno sbocco per le nostre produzioni. Quali, in particolare? E quali sono le iniziative da mettere in campo per un export competitivo?
"I mercati esteri sono da sempre stati un riferimento importante per l’ortofrutta italiana, e per Agrintesa sono stati e sono la destinazione commerciale più importante. Oggi parlare di esportazione come sbocco commerciale preferenziale è molto in voga, e tutti gli operatori stanno cercando di affacciarsi su questi mercati in maniera più importante.
L’esperienza però insegna che vendere all'estero è sempre più difficile che vendere sul mercato locale, in quanto c'è maggiore concorrenza con altri Paesi, non si può improvvisare, ed è necessario avere un'elevata capacità organizzativa e una forte massa critica.
L‘augurio e la speranza è che il sistema produttivo italiano sappia cogliere nel mercato estero delle nuove opportunità e possa inoltre aumentare i quantitativi esportati, evitando così di creare situazioni negative per la valorizzazione o qualificazione dei nostri prodotti".


Si considera la promozione dei prodotti ortofrutticoli come una delle possibili strade da percorrere. Quali sono le tre azioni fondamentali per valorizzare le nostre produzioni e renderle più appetibili per i consumatori?
"Sicuramente l’ortofrutta non è stata sino ad oggi adeguatamente promossa. I motivi sono vari: la disgregazione dell’offerta, le difficoltà della produzione di arrivare al consumatore finale, la qualità non sempre costante ed adeguata nei punti vendita.
Per valorizzare meglio le nostre produzioni, è necessario soddisfare le esigenze del consumatore.
Su questo aspetto è importante insistere e investire nella ricerca e nel rinnovo varietale.
Dobbiamo lavorare più a stretto contatto con i distributori e occorre, da parte loro, una maggiore collaborazione con la produzione sia nella programmazione che nella gestione dei prodotti. In ultimo come produttori dobbiamo sempre più cercare e sforzarci di produrre, raccogliere e confezionare ortofrutta che sia percepita come buona, salutare e italiana".