E' stato firmato ieri, 14 maggio, a Bologna il rinnovo del Contratto quadro per la patata da consumo fresco 2013-2015 dalle organizzazioni dei produttori Appe e Assopa, le principali cooperative del settore, i commercianti, Fruitimprese, Ascom, con la partecipazione del Centro documentazione per la Patata alla presenza dell'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Tiberio Rabboni. Gli obiettivi di fondo sono fornire ai consumatori un prodotto di sicura qualità e ai diversi soggetti della filiera un’equa e trasparente remunerazione. “L'accordo permette di contrastare la volatilità dei prezzi, ottimizzare l’offerta sui mercati e fornire adeguate garanzie ai consumatori"commenta l’assessore Rabboni.

Cosa prevede l’intesa
Il contratto conferma il rispetto del disciplinare di Produzione integrata al quale si aggiungono i disciplinari di Selenella e della Patata di Bologna Dop. Viene costituito un Comitato tecnico agronomico con un rappresentante per ogni organizzazione firmataria che coordina e sviluppa azioni di tipo tecnico, sia sul fronte produttivo che della conservazione, per aumentare l’omogeneità di comportamento degli operatori e alzare il livello di qualità del prodotto. Tra i primi compiti del Cta la definizione delle metodologie consentite di prelievo dei campioni di patate al conferimento.
Invariate le modalità di classificazione dei tuberi. Si avvia l’impegno delle strutture di stoccaggio a monitorare per la prossima campagna l’indice di lavabilità, la percentuale di sostanza secca e quella di sottocalibri all’interno della 1a categoria: l’obiettivo è valutare i dati in funzione di un loro potenziale utilizzo come ulteriori indicatori di qualità.

Confermato il funzionamento generale del contratto quadro: i produttori sottoscrivono, attraverso le Op, contratti coi commercianti utilizzando un modello contrattuale standardizzato e scelgono la modalità di cessione e pagamento: vendita con prezzo definito, conferimento in conto deposito con prezzo da determinare e, dall’anno prossimo, sarà inserita la possibilità del prezzo fisso garantito su una percentuale fino al 30% della produzione, a richiesta del singolo agricoltore.
Resta un punto di forza la Commissione della Borsa patate che consente la determinazione dei prezzi, con diverse scadenze e modalità: da quest’anno sarà quotata anche la patata di 2a categoria, che dovrà avere un prezzo minimo del 20% rispetto alla 1a categoria. Reintrodotta la possibilità di indirizzare il prodotto non adatto al consumo fresco a un utilizzo industriale.
E’ stata verificata l’efficacia delle regole adottate in passato relative a rendere più precise e trasparenti le verifiche e le comunicazioni al momento del conferimento e durante la conservazione del prodotto in magazzino.