La coltivazione della fragola negli ultimi anni ha subito un costante ridimensionamento in tutti i principali areali produttivi: negli anni ’70 la superficie era di oltre 15.000 ettari, mentre nel 2012 è scesa a circa 3.700 ettari, con un + 4% rispetto allo scorso anno quando si erano registrati 3.553 ettari (Dati Cso).

Questi dati sono stati presenti all’incontro tecnico ‘Fragole in coltura protetta’ che si è tenuto ieri 9 maggio a Gattolino di Cesena presso l’Azienda agricola Fratelli Moretti.

“L’annata che stiamo affontando è più tardiva rispetto alla media - ha spiegato Walther Faedi, direttore del CRA-FRF, Unità di ricerca per la frutticoltura di Forlì -, a causa delle condizioni climatiche che si sono succedute negli ultimi mesi. Direi che il ritardo si attesta sui 10 giorni. Dopo il grande freddo e l’intensa neve le piante hanno ripreso a vegetare, salvo poi subire difficoltà fisiologiche e di sviluppo per i continui e repentini cambiamenti di temperature e di luce. Tutto questo potrebbe portare ad avere meno prodotto e con problemi di deformato. Voglio anche sottolineare come l’evoluzione delle superficie, il miglioramento varietale e il miglioramento delle tecniche colturale abbia determinato un significativo cambiamento nella produzione nazionale: fragole italiane per 12 mesi all’anno. La tendenza appare sempre di più verso un’accentuazione di questo trend portando ad una destagionalizzazione della coltura nei vari areali, in modo da poter ampliare le finestre di commercializzazione, aumentare i possibili mercati recettivi e seguire le nuove esigenze del consumatore”.

 

L’attuale situazione commerciale

“Dopo un buon inizio, nelle scorse settimane la situazione commerciale delle fragole si è appesantita - ha detto Walter Bucella, direttore commerciale e marketing di Apofruit - Le cause sono diverse: avverse condizioni climatiche, la presenza di festività, l’accumulo produttivo. Negli ultimi due-tre giorni pare però esserci stato un leggero miglioramento grazie al calo produttivo che si è registrato in Spagna. Questo dovrebbe portare ad avere una situazione favorevole per i prossimi 10 giorni. E’ necessario segnalare che sempre di più il consumatore vuole fragole con caratteristiche organolettiche elevate, accompagnate da un marchio che ne identifichi il valore e la provenienza". Bucella ha ricordato che le fragole Apofruit sono immesse sul mercato con il marchio Solarelli.

Sulla stessa linea di pensiero è Crisitian Moretti, coordinatore degli stabilimenti di Agrintesa, ha sottolineato l'andamento commerciale negativo delle ultime due settimane, puntando il dito anche contro l'eccessiva diversificazione del prodotto in termini varietali e invitando a una riflessione sulla massificazione della produzione. Secondo Moretti bisogna "puntare su un ristretto panorama varietale che esalti la qualità del prodotto in  in funzione delle reali esigenze del mercato. Solo in questo modo sarà possibile arginare la confusione e la conseguente disaffezione del consumatore". Ma altrettanto importante della qualità è la quantità:  "Chiediamo alla ricerca di aiutarci - ha concluso Moretti - al fine di poter creare varietà che soddisfino contemporaneamente le due esigenze”.

 

Uno sguardo alla Germania

Neve e gelo hanno fortemente condizionato la produzione ortofrutticola tedesca. Fragole comprese: sia nel Sud che nel Nord si sono verificati danni e ritardi nella produzione. I tecnici che seguono la situazione sperano di contenere il calo produttivo complessivo non oltre il 15%, ma l'entità della produzione è ancora incerta. Dal punto di vista qualitativo non dovrebbero esserci problemi. 

 

Ecco alcune novità varietali

Durante la manifestazione sono state presentate alcune delle principali novità varietali attualmente sul mercato.

Garda*: varietà unifera che matura qualche giorno dopo Alba, di buona produttività (circa 600 gr/pianta), mediamente vigorosa. Frutto di forma conica, buona pezzatura (33,7 g a frutto), di bel colore rosso brillante, elevata consistenza (471 g), buon sapore dolce (7,0 °Brix e 10,2 meq/100g di acidità) e ottima shelf-life. (Dati riferiti alla Provincia di Verona, coltura protetta, piante frigoconservate e messe a dimora a metà agosto 2011)

Ischia*: cultivar rifiorente, di forte vigoria ed elevata produttivitàEpoca di raccolta mediamente precoce, molto prolungata e regolare. I frutti sono di forma conica allungata, assai regolari ed attraenti, di calibro grosso ed omogeneo. Il colore è rosso intenso, molto brillante ed uniforme. Polpa di colore rosso omogeneo, di consistenza elevata. Il sapore è ottimo, con alto contenuto zuccherino e buon livello di acidità. La shelf life e le ottime qualità organolettiche unite ad elevati livelli produttivi ne fanno una delle migliori varietà rifiorenti.

Linosa*: cultivar rifiorente, di medio vigore, con produttività molto elevata. Epoca di raccolta molto precoce. I frutti sono di forma conica o tronco-conica, assai regolari ed attraenti, di calibro grosso ed omogeneo, con acheni leggermente infossati e calice di grossa dimensione; l' epidermide è dotata di ottima resistenza. Il colore è rosso chiaro, molto brillante ed uniforme. Polpa di colore rosso omogeneo, di consistenza molto elevata. Il sapore è buono, con buon livello zuccherino. La consistenza elevata dei frutti e la grande stabilità del colore consentono spesso di effettuare raccolte a scadenza settimanale. Buona la serbevolezza e la shelf life.

Capri*: cultivar rifiorente, di vigoria medio-forte, ed eelvata produttività. Epoca di raccolta precoce, molto prolungata e regolare. I frutti sono di forma conica, assai regolari ed attraenti, di calibro grosso ed omogeneo, con acheni leggermente infossati e calice di media dimensione; l' epidermide è dotata di resistenza elevata. Il colore è rosso vivo, molto brillante ed uniforme. Polpa di colore rosso omogeneo, di consistenza molto elevata. Il sapore è ottimo, con alto contenuto zuccherino e buona componente aromatica. La consistenza elevata dei frutti e la grande stabilità del colore consentono spesso di effettuare raccolte a scadenza settimanale. Ottima la serbevolezza e la shelf life.

Thelma*: nuovissima varietà rifiorente con epoca di raccolta molto precoce. Pianta rustica, facile da coltivare, produce frutti grossi, succosi e di ottimo sapore. Entra in produzione dopo 90 giorni dall’impianto e produce per tutto l’anno.

Louise*: varietà rifiorente recenbtemente licenziata, mediamente precoce, con pianta rustica, facile da coltivare con frutti di medio-elevate dimensioni, succosi e di ottimo sapore. Entra in produzione dopo 90 giorni dall’impianto e produce per tutto l’anno.

Monterrey*: nuova cultivar rifiorente californiana con una buona capacità  di rifiorire tutto l'anno. La pianta è di vigoria elevata. I frutti sono di grossa pezzatura, di forma conica, molto regolare, di colore rosso intenso, molto brillante. La polpa è di colore rosso, molto consistente con superficie resistente e di elevate caratteristiche organolettiche, molto dolce.

Pircinque*: cultivar precoce adatta alle aree meridionali, ma che appare interessante anche per le colture protette centro-settentrionali. La varietà, a maturazione precoce, è in grado di raggiungere nei mesi di febbraio, marzo e aprile produzioni più elevate rispetto ai due parentali.  I frutti sono di forma conica allungata, molto regolare, di elevata consistenza della polpa e di buoni contenuti zuccherini.