Ricerca e innovazione: queste le parole chiave per aumentare del 70% le produzioni agricole e riuscire così a sfamare la popolazione mondiale che nel 2050 arriverà a nove miliardi secondo la Fao. "Dinanzi a questa sfida, lo sviluppo e l'introduzione di soluzioni innovative sono irrinunciabili per l'agricoltura di oggi e del futuro" – lo afferma il presidente della Sezione colture industriali di Assosementi, Giuseppe Carli, che commenta con soddisfazione la posizione espressa dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, sul riconoscimento del valore e potenzialità dell'ingegneria genetica nel comparto agricolo.

"L'industria sementiera - prosegue Carli – vede da sempre come prioritaria la necessità di sostenere e incentivare la ricerca e la sperimentazione, tanto pubblica che privata, anche nel settore delle biotecnologie. Attraverso l'innovazione è possibile infatti accrescere la produttività e mettere a disposizione degli agricoltori varietà sempre più performanti in termini quantitativi e qualitativi, e in maniera sostenibile per l'ambiente. Contribuire al contrasto ai cambiamenti climatici, alla tutela della biodiversità e alla riduzione dell'impronta ambientale è un imperativo per l'intera agricoltura che, oltre che essere alla base dell'alimentazione, è anche attore sempre più importante nel settore delle bioenergie e dei biomateriali. Atteggiamenti di chiusura tout court – prosegue Carli – devono lasciare spazio a un dibattito basato sull'analisi di evidenze scientifiche ed economiche sulle prospettive che le biotecnologie potrebbero portare alle produzioni agricole italiane, permettendo una corretta informazione dei cittadini in proposito".

"Seguiremo con attenzione i lavori dell'Unione europea auspicando che la discussione sulla coltivazione di piante Ogm possa procedere nella direzione di apertura tracciata dal ministro dell'Ambiente, nel pieno rispetto della libertà di scelta di produttori e consumatori nei confronti dei prodotti geneticamente migliorati. Aggiungo – conclude Carli – che il Paese ha già avuto modo di avvalersi in passato, di alcune applicazioni Ogm e che ora sia quanto mai urgente, visti i tempi richiesti dalla ricerca per la messa a punto di nuove varietà, dare piena e rapida attuazione alle dichiarazioni del ministro".