Per la prima volta in Italia, a Firenze, si è svolta, dal 10 al 14 settembre, una delle più qualificate rassegne internazionali delle tecnologie e delle metodiche legate all'industria della macinazione dei cereali. 

Alla sesta Conferenza annuale ed Expo del distretto euroasiatico dell'International association of operative millers, Iaom, l'organizzazione internazionale che riunisce gli operatori del settore molitorio, hanno partecipato imprenditori dell'industria della pastificazione e della panificazione, dell'industria dolciaria e della biscotteria, tecnici, operatori, mediatori, stoccatori, produttori di materie prime e tecnologie, trasformatori di farine, semole e sfarinati.

Venti le nazioni rappresentate. Vi hanno preso parte Paesi leader nel mercato mondiale dei cereali come Francia, Canada, Usa, Germania, Russia, Turchia, oltre all'Italia. E, ancora, Spagna, Regno Unito, Romania, Danimarca, Svizzera, Malta, Slovenia, Polonia, Svezia, Belgio, Ucraina, Turkmenistan e Kazakhstan. Gli iscritti alla conferenza sono stati 350, mentre 46 espositori hanno messo in mostra,  le novità tecnologiche e le metodiche più avanzate per la produzione e l'analisi di farine e semole.

"Un appuntamento strategico per approfondire le dinamiche di sviluppo di uno dei comparti più importanti dell'agroindustria europea, qual è quello della macinazione dei cereali", ha sottolineato all'apertura della mostra-convegno, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro.
In una nota, il De Castro ha spiegato che, "nell'attuale momento storico", questo settore svolge "un ruolo di straordinaria importanza nell'ambito degli equilibri economici mondiali. Dinamiche nuove stanno cambiando il commercio mondiale degli alimenti, - sostiene De Castro -. Paesi dell'America Latina, dall'area asiatica e dell'ex area dell'Unione sovietica stanno mutando la loro posizione nel quadro del commercio internazionale, trasformandosi da importatori a esportatori netti. Rappresentano un'opportunità in termini di mercati sconfinati su cui orientare la nostra produzione".

E sottolinea che tutto ciò apre "importanti prospettive di consumo sulle quali dovranno concentrarsi gli sforzi congiunti d'istituzioni e operatori". "Occorre un duplice impegno: affrontare con maggior decisione e responsabilità il tema della food security; e lavorare all'affermazione di modelli innovativi di produzione e organizzazione".

E proprio su queste tematiche si è concentrato l'appuntamento di Firenze.

"Se vogliamo avere un ‘peso' importante in sede istituzionale, dobbiamo presentarci uniti, fare quadrato", spiega il presidente dell'Associazione dei mugnai industriali d'Italia, Italmopa, Umberto Sacco. Se le associazioni fanno squadra, "la loro voce non può non essere ascoltata". Per questo Italmopa, ha dato il patrocinio alla conferenza ed expo di Iaom: "Quale occasione migliore per conoscere personalmente l'imprenditoria del distretto Eurasiatico, che comprende Russia e Asia centrale, e arriva fino all'Atlantico e alle coste del Mediterraneo".

Gli interventi della Conferenza hanno affrontato temi di natura economica e produttiva, ma anche di attualità dal punto di vista scientifico e delle tecnologie.
"La scelta dell'Italia come sede della mostra-convegno conferma il ruolo importante che il nostro Paese gioca nel mercato cerealicolo", chiarisce Fabrizio Vitali di PastaTrend, il Salone della pasta.
"Inoltre, la nostra leadership nella produzione di pasta è indiscussa. Per questo abbiamo deciso di focalizzare alcuni interventi sul grano duro e sulla decorticazione". Per quanto riguarda invece i temi legati all'attualità, "abbiamo dato particolare attenzione al tema dell'approvvigionamento della materia prima che, per l'industria molitoria, è motivo di serie preoccupazioni tanto da essere oggetto di interessamento del G8 agricolo".

Il presidente della Russian union of flour mills and cereal plants, Arkady Gurevich, nell'illustrare la situazione dell'industria molitoria del proprio Paese si è detto fiducioso perché "il Governo della ‘Nuova Russia' sta avviando un programma per lo sviluppo agroalimentare e ha chiesto il contributo della nostra Associazione".

Cesare Ronchi della Barilla, ha tracciato una panoramica sul mercato internazionale del grano duro: "Il frumento duro è un cereale minore principalmente utilizzato per la produzione di pasta, cous cous, pane e bulgur. E' prodotto e utilizzato principalmente nei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo ed in particolare viene impiegato in Italia, Algeria, Marocco e Turchia. Uno dei principali attori nel mercato del grano duro è il Canada, in quanto principale Paese esportatore".

Il presidente del Gruppo Casillo, Francesco Casillo, è intervenuto sugli strumenti strategici per lo sviluppo del business. "Il business della macinazione del grano è, in tutto il mondo, salvo poche eccezioni, un'attività a bassissimo valore aggiunto derivante da uno strutturale rapporto di sovra-capacità produttiva", ha esordito il leader del gruppo di Corato.
"Se vogliamo uscire da questa trappola - ha spiegato Casillo - dobbiamo renderci conto che non siamo solo ‘macinatori di grano', ma anche ‘commercianti di grano', ‘operatori logistici' e ‘operatori industriali' e avere il coraggio di innovare in tutti questi campi". La Casillo lo ha fatto, "creando una trading company, investendo nei terminal portuali e riducendo i costi energetici creando impianti fotovoltaici".

Impegni che hanno un costo notevole "ma anche i piccoli molini possono sfruttare queste strategie", sottolinea Casillo. "Se uniscono le loro risorse, anche le aziende di piccole dimensioni possono abbattere i costi".

Sulla situazione dell'industria molitoria italiana a frumento tenero e a frumento duro ha fatto un quadro preciso e puntuale il direttore di Italmopa, Piero Luigi Pianu: "I nostri molini trasformano annualmente oltre 10 milioni di tonnellate di grano per una produzione complessiva di circa 7,3 milioni di tonnellate di farine e semole e detiene, complessivamente, una posizione di assoluta leadership a livello comunitario ed internazionale". E ha sottolineato la necessità di interventi capaci di contrastare le difficoltà di approvvigionamento di materia prima.

A questi argomenti di carattere economico sono seguiti altri, di livello scientifico: Roberto Ranier, Open Fields, ha parlato delle applicazioni industriali della decorticazione sul grano duro; Mariagrazia D'Egidio, Cra, che illustrato le implicazioni nutrizionali dei prodotti ricavati dalla decorticazione; Ambrogina PaganiDistam, Università di Milano, ha esposto alcuni studi preliminari sulla decorticazione applicata al grano tenero. Infine, Marina Carcea, Inran, ha parlato della qualità nutrizionale e della funzionalità del grano integrale.

Un'intera sessione delle giornate fiorentine, inoltre, è stata dedicata al tema del know how. Sul tavolo dei relatori sono saliti rappresentanti delle principali aziende del comparto. Professionisti che hanno presentato le ultime novità in materia di trattamento dei cereali e delle farine, controllo qualità e sicurezza alimentare. Aziende che erano poi presenti anche nella parte espositiva.

Nel 2012, la settima Conferenza annuale ed Expo del distretto euroasiatico dell'International association of operative millers, Iaom, si terrà in Croazia. Come quest'anno, la segreteria organizzativa sarà affidata ad Avenue Media.