In coincidenza con l'inizio della raccolta della varietà di ciliegia precocissima Bigarreaux, le recenti piogge dei primi giorni di maggio hanno provocato la formazione dello spacco dei frutti (cracking). Interessate le principali zone di produzione pugliesi di ciliegie, in particolare del sud-est barese.

La cerasicoltura italiana è concentrata per l’85% della produzione totale nelle regioni della Puglia  che contribuisce alla produzione nazionale per il 36%, la Campania per il 25,6%,  l’Emilia-Romagna per il 15,8% e il Veneto per l’8,5%.

L’indiscutibile rilevanza economica della coltivazione del ciliegio per l’agricoltura pugliese è interessata  da una superficie investita di circa 17.000 ettari e da una produzione di circa 520.000 quintali. L’80% della produzione di ciliegie in provincia di Bari, si realizza nella zona del sud-est barese che interessa principalmente i comuni di Conversano, Turi, Sammichele, Castellana, Putignano, Noci, Alberobello, Casamassima, Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle. Purtroppo sono le zone che hanno subito i maggiori danni per la produzione precocissima della varietà Bigarreaux.

 

Lo spacco o cracking rilevato il 7 maggio a Turi in provincia di Bari sulla varietà Bigarreaux: ha compromesso in parte la raccolta precoce di ciliegie. Lo spacco è provocato dall’eccessiva disponibilità di acqua e dall’aumento  della tensione cellulare e del volume della polpa che si ripercuote sull’epidermide della buccia che si dilata oltre i limiti di elasticità, fratturandosi. L’assorbimento idrico avviene durante la pioggia attraverso le radici e il frutto.

 

Adelfia e Casamassima in provincia di Bari, 7 maggio 2011 - Ciliegie della varietà precocissima  Bigarreaux pronte per la raccolta e la commercializzazione con i danni da spacco o cracking approfonditi lateralmente nella polpa della drupa che ne hanno compromesso la commercializzazione. Il fenomeno è più frequente in concomitanza di andamenti stagionali umidi-piovosi che si verificano durante la fasi fenologiche invaiatura-maturazione.

 

Le lesioni da spacco hanno interessato soltanto le ciliegie della varietà precocissima Bigarreaux  che si trovavano sulla stessa pianta in invaiatura (foto) e in maturazione. Non sono stati danneggiati i frutti nelle fasi fenologiche precedenti (a destra della foto). Se le  microlesioni compaiono sui frutti prima dell’invaiatura,  quando sono ancora acerbi possono cicatrizzarsi. La gravità dei danni  dipendono dal periodo fenologico e dalle condizioni ambientali: la maggior sensibilità allo spacco si verifica infatti nel periodo che va dall'invaiatura alla maturazione del frutto, soprattutto in concomitanza con un'elevata umidità atmosferica e piogge medio-intense.

 

Casamassima (Ba), 7 maggio. Screpolature semicircolari o circolari localizzate in prossimità del peduncolo. Successivamente su queste  ciliegie, quando avranno raggiunto la maturazione possono sopravvenire infezioni fungine di Monilia laxa e fructigena e Botrytis cinerea, attraverso la frattura dell’epidermide, propagandosi poi  rapidamente agli altri frutti dello stesso mazzetto.

 

Ai primi di maggio, alcuni produttori attuano la protezione dei ciliegeti per evitare i danni da spacco dei frutti. I ciliegeti devono essere protetti con teli realizzati in tessuto retinato con plastificazione di polietilene a bassa densità. In presenza di piante sviluppate in altezza anche le strutture di protezione devono adattarsi alle condizioni di coltivazione.

 

Azienda Giovanni e Francesco Mazzone di Turi, in provincia di Bari. Per realizzare la struttura di protezione adatta ad un ciliegeto adulto, vengono  utilizzati pali in ferro alti 7 metri di cui 2 interrati,  ben ancorati al terreno per avere la massima resistenza ai venti. Il telo viene fissato ad una estremità della struttura e steso manualmente su una struttura in ferro zincata già predisposta precedentemente

 

Azienda Giovanni e Francesco Mazzone di Turi, in provincia di Bari. I teli utilizzati per la copertura dei ciliegeti sono realizzati in tessuto retinato con plastificazione di polietilene a bassa densità, con doppi rinforzi laterali e centrali. Vengono forniti già con  occhielli a una distanza di circa 50 cm  e spago in polietilene per la legatura dei teli. La sua applicazione deve essere attuata per ottenere elevata  resistenza ai venti, garantendo una costante temperatura ed elevata trasparenza.

 

Azienda Giovanni e Francesco Mazzone di Turi, in provincia di Bari. Si consolidano i pali in cemento precompresso alti 5 metri per essere certi di aver realizzato una struttura resistente alle sollecitazioni provocate dai venti.

 

Azienda Giovanni e Francesco Mazzone di Turi, in provincia di Bari. Su scale alte 5 metri vengono stesi i teli in plastica

 

Azienda Giovanni e Francesco Mazzone di Turi, in provincia di Bari. Una delle operazioni più delicate da eseguire in equilibrio a 5 metri di altezza è la legatura dei teli in plastica con legacci in polietilene

 

Turi, 7 maggio 2011 -  Dimensioni e fase del frutto per la copertura del ciliegeto. Soltanto a conclusione delle operazioni di protezione del ciliegeto, Giovanni e Francesco (nella foto) Mazzone, produttori di Turi in provincia Bari, potranno conseguire l’integrità del prodotto. La protezione svolgerà la sua funzione soltanto per circa 20 -30 giorni, dipenderà dalle condizioni climatiche. Soltanto una adeguata remunerazione dalle vendite delle ciliegie potrà giustificare gli altissimi costi necessari per realizzare la struttura che variano da 30 a 50.000 euro per ettaro.

 

A cura di Mario Colapietra
Cra - Unità di ricerca per l'uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo