Dal 9 all'11 febbraio 2011 a Berlino si terrà la manifestazione fieristica Fruit Logistica.

Per l'occasione sarà assegnato il Fruit Logistica Innovation Award 2011 (FLIA), che premierà le migliori innovazioni introdotte sul mercato dal 1 novembre 2009 al 31 ottobre 2010.

Una giuria di esperti ha nominato per l'Innovation Award 2011 dieci aziede e i relativi prodotti: 

  • Consorzio italiano vivaisti (Italia): cinque nuove varietà di mele resistenti ed extra-dolci;
  • Florette (Francia): insalata fresca in sacchetto richiudibile;
  • Gasa Group (Danimarca): "Jamie Oliver Grow Your Own", spezie e funghi da coltivare a casa; 
  • Limeburst Fingerlimes (Nuova Zelanda): agrumi australiani il cui contenuto assomiglia ad un caviale; 
  • NSure (Olanda): StoreNSure per il controllo della qualità interna delle pere Conference; 
  • Plant & Food Research (Nuova Zelanda): Rockit, la nuova mela dal calibro piccolo in confezione cilindrica di plastica trasparente; 
  • Prime Champ (Olanda): "Mandelpilz", funghi champignon al sapore di mandorla; 
  • Syngenta Seeds (Olanda): "Angelle", un piccolo pomodoro tipo datterino; The Greenery (Olanda): Sweet Sensation, la pera dolce; 
  • Xeda International (Francia): BIOX-M, l'anti germogliante naturale per le patate.

Per l’Italia è stato nominato il Civ - Consorzio Italiano Vivaisti, per le cinque nuove varietà di mele recentemente presentate in occasione di Interpoma 2010 (vedi foto a fianco). 

“Abbiamo appreso con soddisfazione - commenta Alessio Martinelli, direttore tecnico del Civ Consorzio italiano vivaisti di Ferrara - la notizia della candidatura al Fruit Logistica Innovation Award. 

Gaia, Gemini, Renoir, Smeralda e Fujion (per caratteristiche vedi l'articolo su Agronotizie) sono le cinque nuove varietà che compongono, ad oggi, la serie Sweet Resistants.
Mele che hanno un'identità ben definita e che condividono alcune caratteristiche comuni: da una parte, hanno ottime qualità organolettiche, in linea con le moderne ed esigenti richieste del mercato; dall’altra sono facili da produrre, grazie alle specificità agronomiche delle piante che agevolano il lavoro del frutticoltore e permettono una coltivazione più sostenibile.

La naturale resistenza alla ticchiolatura, la malattia fungina che più colpisce i frutteti in Italia e nel mondo, è solo una di queste specificità. Non si tratta quindi semplicemente di mele buone: rispetto alle varietà tradizionali riducono al minimo l’impatto ambientale”.