E' uscito il 34° numero della newsletter di Veneto Agricoltura dedicata a 'I mercati del frumento, del mais e della soia'.

Nell'ultimo mese i mercati hanno dato prova di come siano tra loro legati e interdipendenti. Pur con livelli assoluti diversi, l'andamento dei future di frumento e mais alla borsa merci di Chicago sono assolutamente sovrapponibili. Le coperture effettuate dagli utilizzatori nel mese di settembre si sono tradotte nella prima parte di ottobre in un rallentamento della domanda di frumento che ha depresso gli scambi e i prezzi. Il mais ha seguito a ruota, con quotazioni in ribasso.

Nella seconda parte del mese si sono invertiti i ruoli: le previsioni di una forte riduzione della produzione statunitense ha sostenuto i prezzi del mais, che ha trascinato verso l'altro quelli del frumento. Ovviamente le variabili sottostanti alla formazione del prezzo sono certamente più complesse e il riferimento alla sola supply & demand può essere semplicistico, ma l'analisi fondamentale dei mercati si basa ancora su questo.

Il mercato del mais è in questo momento molto sensibile ad ogni minima variazione positiva, ma in soprattutto negativa, delle stime delle disponibilità di prodotto: a livello mondiale infatti, i consumi supera la produzione annua, nonostante sia prevista a un livello record. E questo anche in presenza di un livello di scorte alta e rassicurante: il vero problema è che, il rapporto tra le scorte e le quantità consumate (stock-to-use) è in continua riduzione negli ultime tre campagna commerciali (dal 2008, di fatto) e su livelli minimi prossimi al 'segnale rosso'. Per questo il mercato va facilmente 'in tensione'.

Per la soia la situazione è in qualche modo simile: produzione e consumi quasi sugli stessi livelli, scorte elevate, ma in diminuzione e stock-to-use in riduzione, ma non ancora ai livelli di un paio di anni fa.

Per concludere, la situazione dei prezzi di questa campagna sembra essere 'strutturale', nel senso che i livelli attuali sembrerebbero essersi consolidati e difficilmente potranno subire delle consistenti inversioni di trend. Allo stesso modo, non è così chiaro, ancora, se nei prossimi mesi il trend di crescita attuale potrà ancora salire in maniera repentina o stazionare sui livelli raggiunti in una sorta di slittamento orizzontale più o meno ondeggiante. Molto dipenderà dall'evoluzione e dall'andamento dei raccolti nel corso della campagna commerciale dove non sono ancora conclusi e in particolare nei paesi australi (Australia, Sudamerica, Sudafrica).

Nella prima parte della newsletter si affronterà l'analisi dei mercati internazionali: frumento ('Le scorte sembrano sufficienti: mercato in fase di stand-by'), mais ('Il calo della produzione Usa condiziona il mercato') e soia ('Il mercato è andato verso l’alto').

La seconda parte sarà invece dedicata all'analisi dei mercati europei, nazionali e locali, sempre suddivisi per coltura: frumento ('Aumentano i consumi, scorte in calo' e 'Mercati locali: prezzi in crescita, ma altalenanti'), mais ('Per il terzo anno produzione di mais in calo' e 'Mercati locali: montagne russe per i prezzi del mais') e soia ('Niente di nuovo sul fronte della soia' e 'Mercati locali: prezzi superiori a quelli del 2009'). Per finire le notizie dall'Unione europea e un approfondimento sulla normativa.

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