In occasione di Interpoma, la fiera internazionale per la coltivazione, la conservazione e la commercializzazione della mela (Bolzano, 4-6 novembre), il Civ - Consorzio italiano vivaisti ha presentato una nuova serie di varietà di mele che unisce ottime qualità organolettiche a un'eccellente resistenza naturale.

La gamma è in grado di soddisfare diverse esigenze quanto a caratteristiche del frutto ed epoche di maturazione, si adatta a essere coltivata in diversi ambienti e può affiancarsi alle varietà tradizionali. Le specificità agronomiche delle piante agevolano il lavoro del frutticoltore e ne massimizzano la redditività.

Le cinque nuove varietà - Gaia, Gemini, Renoir, Smeralda e Fujion - hanno superato con successo la fase di sperimentazione, che ha visto il coinvolgimento del consumatore finale attraverso numerosi panel test, e sono pronte alla diffusione. Trovare varietà dal sapore piacevole e coinvolgente, in linea con le moderne ed esigenti richiese del mercato, è stato l'obiettivo prioritario del programma di ricerca del Civ. La naturale resistenza alla ticchiolatura, la malattia fungina che più colpisce i frutteti in Italia e nel mondo, permette inoltre una coltivazione più sostenibile, facilitando il lavoro dei produttori e salvaguardando l'ambiente.

"Fin dalla sua costituzione il Civ - ha spiegato il presidente Mauro Grossi - ha orientato l'attività di ricerca verso varietà resistenti, rispettose dell'ambiente, dal ridotto fabbisogno energetico, economicamente sostenibili, consapevoli che il produttore avesse bisogno di piante efficienti e di facile gestione".

Grossi ha anche sottolineato la lungimiranza che ha portato il Civ a investire nella ricerca di varietà dolci, anticipando le tendenze del mercato. "La ricerca ha dato i suoi risultati: le varietà che presentiamo hanno una naturale resistenza e una rusticità che ne rendono possibile da una parte la coltivazione a basso impatto ambientale, dall'altra una conservazione ottimale. Come nel caso di Modì®, la prima varietà resistente che il Civ ha introdotto sul mercato" ha spiegato Grossi.

Grossi ha anche chiarito che le nuove varietà non saranno gestite a club.

"Siamo aperti e disponibili a qualsiasi tipo di collaborazione per il loro sviluppo produttivo e commerciale - dichiara Grossi - Già dalla prossima campagna avremo quantitativi sufficienti per fare i primi test di mercato".

"Le varietà che presentiamo - ha precisato Michelangelo Leis, breeder del Civ - sono il frutto di molti anni di ricerca. Sono geneticamente nuove, non si tratta quindi di mutazioni di altre varietà. La loro distintività è che sono resistenti alla ticchiolatura e allo stesso tempo dolci, mentre le varietà resistenti presenti oggi sul mercato sono per lo più acide e quindi non buone per la stragrande maggioranza dei consumatori. Inoltre, nelle prove di conservazione svolte finora non hanno mai evidenziato particolari fisiopatie. Come per Rubens® e Modì® abbiamo cercato poi caratteristiche innovative a livello gustativo, tali da poter essere pienamente apprezzate dal consumatore in ogni parte del mondo".

"Rispetto alle varietà standard - sottolinea Leis - queste sono piante dalla precoce messa a frutto e dalla produttività elevata e costante. Sono inoltre molto più facili da gestire, proprio per le caratteristiche dell'albero. La ramificazione aperta, i rami corti o che si piegano naturalmente, nel caso di Renoir anche l'autodiradamento, la raccolta in pochi passaggi, sono tutti elementi che, assieme alla resistenza alla ticchiolatura, si traducono in un minore impegno da parte del produttore, in un minor dispendio energetico e, in definitiva, in un minore impatto ambientale".


Le nuove varietà presentata dal Civ:
Sopra da sinistra: Gaia e Renoir
Sotto da sinista: Smeralda e Gemini