Cora seeds srl è una azienda giovane, fondata nel 2006, ma con le idee già chiare su cosa fare. Grazie ai 3 breeders presenti all'interno del suo organico riesce ad essere al passo con le nuove richieste del mercato sempre più esigente. Inoltre all'interno del laboratorio, inaugurato nel 2009, un biotecnologo svolge attività rivolte a perfezionare e velocizzare la ricerca sulle colture interessanti per l'azienda. 

Tra le diverse specie d'interesse il pomodoro da industria è sicuramente una tra le più importanti. Essa è la classica coltura per grandi aziende, in quanto completamente meccanizzabile e con una destinazione industriale basata su un contratto nazionale che ancora per qualche anno sarà supportato dai contributi statali. 

Il costo colturale è di circa 5.000-5.500 euro/ettaro all'anno per portare a raccolta le piante. Il costo principale rimane la difesa. Il prezzo di vendita si aggira sempre dai 60,00 agli 80,00 euro a tonnellata per il produttore e quindi per rendere questa varietà conveniente occorre produrne quintali. Il 2009 ha rappresentato un anno di buona produzione in campagna con rese medie su tutto il territorio italiano sopra anche gli 800 quintali. Per il prossimo anno è però prevista una contrazione negli investimenti colturali pari al 20% in funzione del surplus produttivo del 2009, del nuovo accordo sul prezzo per il 2010 (si è passati a 70,00 Euro a tonnellata rispetto ai 79,50 del 2009 con costi per produrre di circa 80,00 euro) ma soprattutto anche per la crisi dei consumi

'In funzione di una corretta coltivazione e gestione dell'impianto - spiega Maurizio Bacchi, direttore di Cora Seeds - le principali patologie fungine sono rappresentate dalla peronospora e dall'alternaria, mentre per gli insetti ci sono gli afidi, il ragno rosso, le nottue ed i nematodi. Un pericolo importante potrebbe diventare la ormai famosa Tuta Absoluta: lo scorso anno è stata fatta qualche cattura nelle trappole a ferormoni in alcune province dell'Italia. L'irrigazione può essere eseguita per aspersione con il classico rotolone a cannone o con manichetta (consigliata per la possibilità d'effettuare anche fertirrigazione). Nella concimazione è molto importante non eccedere con l'azoto, per non alterare le caratteristiche qualitative del frutto e non eccedere nella vigoria della pianta che porta a una difficile raccolta meccanica e non aiuta nelle fasi d'allegagione e nell'uniformità di maturazione dei frutti.'

'Ipotizziamo che si esegua il trapianto dalla 15° settimana (da metà aprile ai primi di giugno) - continua Bacchi - e che le raccolte vengano normalmente eseguite da metà luglio a tutto settembre a seconda della varietà impiantata. Le varietà stesse si possono così distinguere in precoci, medie e tardive anche se il reale ciclo colturale della pianta va da 96 gg per le precocissime ai 102-104 gg dal trapianto per le più tardive. Oltre al ciclo di maturazione varia il vigore delle piante e la tenuta alla sovramaturazione. Più è tardiva più è vigororsa e coprente più le bacche dovrebbero essere consistenti e con buona tenuta."

Qualche commento anche sulla distribuzione geografica del pomodoro da industria: "Nel Nord Italia si coltiva principalmente il pomodoro tondo. Mentre nel Sud (area di Foggia in primis) preferiscono l'allungato. Le principali aree di produzione in Italia sono Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna, Foggia e Caserta.'

Le proposte Cora Seeds
Recentemente Cora Seeds ha introdotto sul mercato diverse cultivar di pomodoro da industria interessanti. La varietà più precoce è Albarossa F1 che consente di avere buone rese e ottima qualità del frutto. Nel segmento medio-tardivo Crx 71056 F1 con pianta coprente e di buona tenuta alla sovramaturazione. Nel segmento del lungo nell'area del foggiano un buon successo ha Crx 71101 F1 ibrido a ciclo medio con pianta rustica che consente di ottenere ottime rese abbinate sempre a frutti di ottima qualità. Per una produzione di pomodoro ciliegino e datterino viene proposto il Crx 71747 F1 che prende il nome di Aichiko il quale consente anche ottime rese, ottima tenuta alle spaccature e un grado brix di 8.0 quando la media del panorama varietale circostante si aggira attorno al 6° brix.