Il Covil - Consorzio vivaisti lucani ha concluso un accordo con la società spagnola Nulexport S.A di Nules (Castellón - Spagna) che con 3.000 ettari di superficie produttiva, 900 associati e 60 milioni di chili di produzione all’anno è la più grande associazione di produttori agrumicoli dell’area compresa tra Castellón e Valencia.

'Il Covil, Consorzio vivaisti lucani - spiega Vito Vitelli, direttore del consorzio - è stato costituito nel 1999 per iniziativa delle aziende vivaistiche più rappresentative della Basilicata, ed ha come principali scopi la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni attraverso l’applicazione dei sistemi regionali, nazionali e comunitari di certificazione delle piante, la realizzazione e conduzione di campi di piante Mmdri, la gestione dei diritti di moltiplicazione di varietà protette da brevetto, la programmazione e la commercializzazione della produzione e la partecipazione ad attività promozionali e manifestazioni fieristiche.'

 

Qualche numero sull'azienda spagnola

La maggior parte della produzione (circa l’80%) della associazione castillionese è costituita da clementine della varietà “Clemenules”, il cui periodo di raccolta è concentrato nei mesi di novembre e dicembre; piuttosto modesta è la produzione di varietà precoci (satsuma Iwasaki®, clementine Oronules e Clemenrubi®) e tardive (Hernandina®). Il più importante acquirente delle clementine di Nulexport è la società statunitense LGS srl, conosciuta negli USA per il brand di vendita  “Darling Clementines”.
Negli ultimi anni l’elevata concentrazione delle produzioni agrumicole nell’emisfero Nord, nel periodo compreso tra novembre e gennaio, ha determinato una flessione dei prezzi alla produzione, mentre l’indebolimento del dollaro ha causato un calo dei consumi. Per fronteggiare questa nuova crisi la Nulexport ha avviato, a partire dal 2008, un programma di rilancio quinquennale basato principalmente sulla riconversione varietale, diversificazione del calendario di offerta e ricerca di nuovi mercati. I vuoti di produzione dei periodi compresi tra ottobre e novembre e tra febbraio ed aprile possono essere colmati attraverso la costituzione di nuovi impianti con varietà precoci e tardive. I responsabili commerciali della Nulexport considerano promettenti gli ibridi triploidi Mandalate, Mandared, e Alkantara, le varietà precoci di clementine Spinoso VCR e Corsica 2 ed il limone Lemox. L’interesse per gli ibridi triploidi nasce dalle loro principali peculiarità: il periodo di maturazione tardivo, qualità organolettiche simili alle clementine, pigmentazione antocianica nella polpa (Mandared e Alkantara), assenza di semi, gusto gradevole, easy peeling (di facile sbucciatura) e alta produttività. La Nulexport guarda con interesse anche i mercati emergenti dei paesi dell’Est Europa, della Russia e dell’Oriente (Cina e Corea). Per cogliere queste nuove opportunità occorre, tuttavia, proporre produzioni con caratteristiche alternative e di particolare pregio soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza alimentare.

 

L'accordo con il Covil vuol dire qualità
In questa nuova stagione di rilancio per la Nulexport il fattore strategico è ancora una volta la “qualità” che dovrà essere controllata lungo tutte le fasi della filiera produttiva a partire dall’impianto, attraverso la scelta oculata della varietà, del portinnesto e del materiale di moltiplicazione. I dirigenti della Nulexport, dopo aver visitato le aziende del Consorzio Vivaisti Lucani, hanno apprezzato il lavoro di qualificazione delle produzioni svolto dai vivaisti della Basilicata, manifestando un forte interesse ad intraprendere con il Consorzio rapporti commerciali per il prossimo triennio.

Le tre varietà interessate

  • Alkantara®*: Ibrido triploide ottenuto dall’incrocio del clementine Oroval (2x) x arancio Tarocco (4x), costituito e brevettato dai ricercatori del CRA-ACM di Acireale (Ct) Giuseppe Reforgiato Recupero, Giuseppe Russo e Santo Recupero. La pianta presenta sviluppo contenuto, habitus vegetativo espanso, presenta spine di piccole dimensioni. Foglie di forma ellittica con apice arrotondato, picciolo di lunghezza media con alette rudimentali. Frutto di forma oblata, peso medio di circa 200 g, buccia di colore arancio intenso, consistenza soffice e poco aderente alla polpa. Quest’ultima presenta a maturità avanzata una discreta pigmentazione antocianica. L'epoca di maturazione è intermedia, la raccolta inizia a fine novembre e si prolunga per tutto gennaio. I frutti resistono bene sulle piante e non tendono ad asciugare. Complessivamente l'ibrido presenta l’interessante caratteristica dell’apirenia e della sterilità del polline, pertanto non induce formazione di semi nei frutti degli agrumeti limitrofi. Il sapore è assimilabile a quello del clementine.
  • Mandalate®*: Ibrido triploide ottenuto dall’incrocio del mandarino Fortune (2x) x mandarino Avana (4x), costituito e brevettato dai ricercatori del CRA-ISAGRU di Acireale (Ct) Giuseppe Reforgiato,  Giuseppe Russo e Santo Recupero. La pianta è di medio sviluppo, habitus vegetativo espanso, presenta spine di piccole dimensioni. Foglie di forma ellittica con apice appuntito, picciolo di lunghezza media con alette rudimentali simili a quelle del mandarino. Frutto di forma oblata, peso medio di circa 100 g, buccia sottile di grana fine, colore arancione, con scarsa aderenza alla polpa. L'epoca di maturazione tardiva, la raccolta inizia a fine febbraio e si prolunga sino ad aprile. I frutti resistono bene sulle piante e non tendono ad asciugare. Nel complesso questo ibrido presenta l’interessante caratteristica dell’apirenia e della sterilità del polline, pertanto non induce formazione di semi nei frutti di altre cultivar di agrumi. L’entrata in produzione delle piante avviene molto precocemente. Il sapore è simile a quello del mandarino Avana e l’epoca di maturazione è successiva al mandarino Tardivo di Ciaculli.
  • Mandared®*: Ibrido triploide ottenuto dall’incrocio del clementine di Nules (2x) x arancio Tarocco (4x), costituito e brevettato dai ricercatori del CRA-ACM di Acireale (Ct) Giuseppe Reforgiato Giuseppe Russo e Santo Recupero. La pianta presenta sviluppo elevato, habitus vegetativo assurgente-espanso, presenta spine di medie dimensioni. Foglie di forma ellittica con apice appuntito, picciolo di lunghezza media con alette poco sviluppate, simili a quelle del tarocco. Frutto di forma oblata, peso medio di circa 170 g, buccia sottile di grana fine di colore arancio intenso, con media aderenza alla polpa. Quest’ultima presenta a maturità una notevole pigmentazione antocianica. L'epoca di maturazione è tardiva, la raccolta inizia a metà febbraio e si prolunga sino ad aprile. I frutti presentano una persistenza sulla pianta media. Nel complesso questo ibrido presenta l’interessante caratteristica dell’apirenia e della sterilità del polline, pertanto non induce formazione di semi nei frutti di altre cultivar di agrumi. Presenta una pezzatura elevata per essere un "easy peeling". Il sapore è intermedio tra quello del clementine e del Tarocco. La maturazione media tardiva ci permette di avere alla raccolta un frutto mandarino-simile con abbondante pigmentazione antocianica.

(A cura di Vito Vitelli - Covil Consorzio vivaisti lucani)

(In redazione per Agronotizie Lorenzo Cricca)